Ecco chi sono i dieci triestini dell'anno

TRIESTE Dallo sport al cinema, dall’impegno civile alla scuola, dall’arte alla cucina. Sono i campi nei quali si sono distinti in questo 2018 che volge al termine i “nostri” triestini dell’anno. Alcuni “doc”, altri d’adozione: tutti, comunque, personaggi che hanno fatto parlare di Trieste, nel bene, in Italia e nel mondo. Ne abbiamo scelti dieci, ma sicuramente sono molti di più. Come non citare, infatti, Davide Monticolo, appena premiato dal presidente Mattarella.
Diverse, dicevamo, le categorie che abbiamo preso in considerazione. Come non citare allora per gli sportivi Daniele Cavaliero che dopo 14 anni ha riportato la sua Trieste nel basket che conta. O Piero Codia, formidabile medaglia d’oro agli europei di nuoto a Glasgow quest’estate. Non ci siamo dimenticati del cibo, con la stella Michelin data all’Harry’s Piccolo Restaurant e al suo chef Alessandro Buffa. Ma nemmeno del cinema e dell’arte con gli importanti traguardi raggiunti dal regista Andrea Magnani, nominato ai David, di Alessandra Querzola, in lista per una statuetta agli Oscar, e del designer Leonardo Sonnoli, vincitore del Compasso d’oro. Spazio anche all’istruzione e alla ricerca: la studentessa dell’anno Serena Gaggi, alfiere del lavoro; i ragazzi del Petrarca, per la loro mostra sul razzismo; e l’astrofisica Francesca Matteucci, la “successora” di Margherita Hack. E pure all’impegno civico, come il riconoscimento a Cristiano Riccobon, il 18enne che grazie al suo coraggio ha messo in fuga un rapinatore.
Daniele Cavaliero

Ha riportato la sua Trieste in serie A dopo 14 anni. Daniele Cavaliero è uno dei protagonisti della grande stagione dell'Alma, neopromossa quest'anno tra le grandi della pallacanestro italiana. «Il complimento più bello? Me lo ha fatto un tifoso. Stavo bevendo un caffè al bar, mi ha guardato e mi ha detto. "Daniele quelle bombe, a Casale, non le hai tirate con le mani, le hai tirate con il cuore". Ecco, è per cose come questa che sono tornato a casa», ci aveva confessato a giugno, dopo la galoppata che ha riportato l'Alma nella massima serie.
I ragazzi del liceo Petrarca

Il San Giusto d'oro, il premio destinato a chi si è distinto nel tenere alto il nome della città nato nel 1967, quest'anno se l'è meritato la comunità ebraica, mentre agli studenti del liceo Petrarca, autori della mostra "Razzismo in cattedra", che non poche polemiche ha suscitato in città, è andata una targa speciale. Il riconoscimento è stato consegnato lo scorso 12 dicembre nella sala del consiglio comunale a Bianca Esposito e Chiara Stefani, in rappresentanza di tutti gli altri compagni del liceo presenti in aula assieme alla preside della scuola Cesira Militello e alla docente che ha curato il progetto Sabrina Benussi.
Serena Gaggi

Alfiere del lavoro. È il titolo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto conferire alla triestina Serena Gaggi, 19 anni, studentessa del Nautico, premiata dal Capo dello Stato, assieme ad altri 24 ragazzi e ragazze, come miglior studente dell'anno. «I grandi risultati che sono riuscita a ottenere alle superiori credo siano grazie all'impegno e alla dedizione che ho sempre messo nello studio e, soprattutto, alla grande passione che anche i professori sono riusciti a trasmettermi», aveva raccontato al Piccolo. Ora Serena prosegue gli studi al Politecnico di Milano.
Alessandro Buffa

Trieste entra nell'olimpo della cucina gourmet grazie all'Harry's Piccolo di Trieste che a novembre ha guadagnato la sua prima stella Michelin. A ritirare il premio è stato Alessandro Buffa, triestino, 30 anni, lo chef residente. Punte di diamante della squadra dell'Harry's, oltre a Buffa, sono anche gli altri due chef che si occupano dell'offerta gastronomica, della selezione delle materie prime, dell'organizzazione della brigata, come Matteo Metullio, che si ripete a Trieste dopo l'esperienza della doppia stella a La Siriola di San Cassiano e Davide De Pra.
Leonardo Sonnoli

È uno dei protagonisti indiscussi del graphic design internazionale. Leonardo Sonnoli a giugno si è aggiudicato la venticinquesima edizione del Compasso d’Oro, il più celebre premio del design italiano, con il libro Matera Cityscape, progetto editoriale frutto di un lavoro di indagine fotografica sulla città lucana. Nato a Trieste nel 1962, è titolare dell’omonima società di graphic design con sede a Rimini, dove risiede. Ha curato e cura l’identità visiva di prestigiose istituzioni italiane e internazionali, tra cui La Biennale di Venezia, François Pinault Foundation, Centre Pompidou di Parigi, New York Times.
Alessandra Querzola

Una triestina candidata agli Oscar. Alessandra Querzola è stata quest'anno in lista per i papabili ad una statuetta agli Academy Awards nella categoria Miglior scenografia per il lavoro svolto insieme a Dennis Gassner in Blade Runner 2049 del regista Dennis Villeneuve, sequel del film di Ridley Scott del 1982. «Cercavo di non pensarci - disse subito dopo la notizia della nomination - così ho preso la mia amica e sono andata a fare shopping». Diplomata all'istituto Nordio di Trieste e poi all'Accademia delle Belle Arti di Venezia, ricco il suo curriculum nel mondo del cinema.
Piero Codia
È il triestino dell'impresa di Glasgow: quella della medaglia d'oro nei 100 farfalla agli europei di nuoto andati in scena ad agosto nella città scozzese. Piero Codia, 28 anni, quest'estate si è portato a casa il titolo di campione d'Europa: 50''64 il suo tempo, straordinario. Che gli vale anche il record italiano. Una carriera, quella di Piero, iniziata prima all'Edera e poi alla Triestina Nuoto. Oggi, invece, è tesserato per la romana Aniene, il Real Madrid del nuoto. «No, non ci credevo proprio», ha confidato subito dopo la vittoria in vasca a quegli europei di Glasgow in un'intervista al Piccolo.
Cristiano Riccobon

Ha agito d’istinto, dimenticando la paura, e con il suo gesto ha sventato una rapina al supermercato al Crai di Cattinara in Strada di Fiume, bloccando il ladro e consegnandolo alle forze dell’ordine. Per il suo atto eroico il giovane karateka Cristiano Riccobon, 18 anni, è stato ricevuto ad aprile, insieme al padre Sergio, nella Sala Azzurra, il salotto comunale dedicato alle grandi occasioni, dal vicesindaco Pierpaolo Roberti, che gli ha consegnato una pergamena di ringraziamento da parte del Comune e della cittadinanza.
Francesca Matteucci

Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei. Un bel traguardo per Francesca Matteucci, astrofisica e docente all’Università di Trieste, la “successora” di Margherita Hack. L’ingresso nell’accademia scientifica più antica del mondo è arrivato ad agosto di quest’anno, ma già nel 2003 Matteucci era stata nominata socio corrispondente. Nata a Roma da una famiglia di origine umbra, ma triestina d’adozione - è in città dal 1994 - insegna Fisica delle stelle e delle galassie all’ateneo giuliano. «Ho sostituito Margherita sia all’università che ai Lincei. Tra me e lei c’è stata una sorta di staffetta».
Andrea Magnani

Ai David di Donatello, a marzo, c'era anche un po' di Trieste. Agli "Oscar" del cinema italiano, infatti, tra i candidati c'era anche Andrea Magnani: riminese, ma triestino d'adozione, che ha conquistato la prestigiosa nomination come miglior regista esordiente per il suo film Easy - Un viaggio facile facile, viaggio tragicomico di un uomo con una bara per riportare a casa in Ucraina la salma di un operaio morto in Italia. Il film, presentato al prestigioso Festival di Locarno nel 2017, quest'anno ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali.
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