Ecco "Cats", il musical dei record

Fino a domenica su il sipario al Rossetti con Joanna Ampil che canta la sua versione di “Memory”. Grizabella confessa: «Sono allergica ai gatti»

È tra le star più acclamate del West End londinese: Joanna Ampil, pluripremiata artista originaria di Manila, sarà da questa sera impegnata al Politeama Rossetti di Trieste nel dar vita a uno dei personaggi chiave del musical “Cats”. Si tratta di Grizabella, la “gattina” dalla storia intensa e commovente, colei che, arrivando alla fine malconcia davanti al saggio Old Deuteronomy, tra tutti si aggiudicherà la vittoria, nella grande discarica all’ombra della luna, e conquisterà così la rinascita in una nuova “Jellicle Life”. Attrice e cantante dal talento straordinario, Joanna Ampil corona con questa interpretazione il sogno di una vita. «Sto lavorando in questo musical da un totale di nove mesi e sono innamorata del mio personaggio – confessa la Ampil – di cui sento tutta la responsabilità, perché sono consapevole del numero di persone che sono collegate al ruolo di Grizabella».

La canzone con cui si esibisce “Memory” è infatti una delle più eseguite nella storia della musica, è stata interpretata da ben 150 artisti di fama internazionale, tra cui Barbra Streisand, Elaine Paige e Barry Manilow. «La mia interpretazione è sicuramente molto diversa da tutte quelle che mi hanno preceduto ed è stato un motivo di grande pressione per me sapere che il pubblico aveva il ricordo di voci differenti, con cui fare dei confronti. Però alla fine, ci ho messo la mia esperienza e la mia personalità ed il risultato è stato preciso, nitido, naturale».

Dotata di una voce fuori dall’ordinario, Joanna Ampil è stata protagonista di diversi musical nel West End londinese. Ha inciso due album da solista di cui ha donato completamente i proventi a una casa per bambini abbandonati di Manila. Ha preso parte a prestigiose produzioni, come “Miss Saigon”, “Jesus Christ Superstar” e “Avenue Q.”, ma soprattutto è stata un’applauditissima Fantine ne “Les Misérables”.

Come si è preparata invece per il ruolo di Grizabella? «Durante le prove abbiamo lavorato tantissimo in improvvisazione, cercando di capire accuratamente la fisicità di un gatto, cosa che per me è stata particolarmente difficile perché non avevo mai interpretato un animale in vita mia. Sono più abituata all’allenamento da danzatrice, più istintivo, mentre in questo caso bisognava soprattutto osservare attentamente come si muove un gatto, come reagisce a certi odori, a certi suoni, a certi movimenti. Nel caso specifico di Grizabella, le sue particolari caratteristiche per alcuni versi quasi umane mi hanno aiutato a identificarmi meglio nel mio personaggio, permettendomi di agire come un essere umano con una propria personalità e con un’interpretazione più matura». E poi confessa: «Amo tantissimo i gatti e mi piacerebbe tanto averne uno, ma purtroppo sono allergica. Sembra davvero un’ironia della sorte!».

Come vi preparate per il trucco, parte integrante del musical e uno dei più affascinanti della storia del teatro? «Abbiamo una truccatrice che ci prepara metà viso, poi la seconda metà la trucchiamo noi, copiandola. All’inizio questo mi occupava per un’ora, ora riesco a farlo in quindici minuti, mi ci sto abituando!».

“Cats” è stato tratto da Andrew Lloyd Webber da “The old Possum’s book of Practical Cats”, un libro di Thomas S. Eliot sui gatti. Ha debuttato nel 1981 al New London Theatre, ha toccato più di 300 città, vantando la tiratura record di 21 anni e 8.950 repliche a Londra. Qual è il segreto di questo musical che continua da più di trent’anni a riempire i teatri e a collezionare “sold out” in tutto il mondo? «La gente fondamentalmente è curiosa. Tantissimi genitori, ora nonni, lo hanno visto, perché è un “classico” dei musical, e hanno poi raccontato alle nuove generazioni quanto fantastico sia questo spettacolo. Poi la curiosità ha fatto il resto e ha spinto nuovo pubblico a teatro. E continua a farlo. È quindi un forte passaparola, che trova poi riscontro nella combinazione delle splendide musiche di Webber con le armoniose coreografie di Gillian Lyne e l’accurata regia di Trevor Nunn: tre geni che hanno creato un musical che è davvero un capolavoro».

“Cats” arriva a Trieste – dove rimane in scena per otto repliche fino al 23 marzo, prima di spostarsi agli Arcimboldi di Milano per l’altra unica data in Italia - nell’edizione originale inglese firmata da Cameron Mackintosh e The Really Useful Group e portata in tour da David Ian Production e va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.

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