Eaton, scongiurati i licenziamenti
Gli esodi incentivati sono 75, ma degli altri 37 esuberi (su un totale di 230 lavoratori) nessuno andrà a casa. Dopo una trattiva ininterrotta da lunedì scorso, poco prima delle 18 di ieri i sindacati e i rappresentanti della Eaton hanno raggiunto l’accordo.
Nella sede monfalconese di Confindustria, l’intesa è stata firmata dai segretari provinciali di Fiom-Cgil e Fim-Cisl, Thomas Casotto e Gianpiero Turus, dalla Rsu e dalla direzione centrale del gruppo, che produce valvole per motori e altre componenti per le maggiori case automobilistiche europee.
Messi in sicurezza i posti di chi non vuole lasciare l’azienda, numerosi altri importanti aspetti verranno discussi in un prossimo incontro fra Eaton e sindacati, la cui data è però ancora da fissare. «In quella sede si dovranno decidere - spiega Thomas Casotto - gli ammortizzatori sociali da usare per i 37 lavoratori, gli assetti produttivi con il layout dello stabilimento, i carichi di lavoro già previsti e quelli che potrebbero delinearsi».
Nel corso delle riunioni di questi giorni l’azienda ha confermato di voler attuare alcuni investimenti, la cui entità sarà decisa nell’incontro già citato. Si tratta comunque di manutenzioni straordinarie relative all’efficienza dei trattamenti termici, interventi che hanno lo scopo di far sì che lo stabilimento rimanga competitivo.
«Abbiano concordato anche - precisa Casotto - che alcuni macchinari non utilizzati verrano dati all’esterno, mentre rimarranno nello stabilimento altri più legati a possibili produzioni future. Non abbiamo permesso di diminuire la capacità produttiva della fabbrica - sottolinea - e abbiamo anche chiesto all’azienda di non procedere a trasferimenti del personale, che potrebbero trasformasri in esuberi in altri stabilimenti. Dunque, nessuna operazione traumatica».
I contenuti dell’accordo siglato ieri saranno illustrati ai lavoratori della Eaton martedì prossimo, nel corso di alcune assemblee previste per ciascun turno.
Anche se con qualche patema per una possibile rottura, non esclusa fino a giovedì sera, la complessa trattiva sugli esuberi alla Eaton ha dunque trovato una conclusione che esclude licenziamenti forzati. Nessuna mobilitazione e nessuna protesta, quindi, che i sindacati erano pronti ad attuare l’altra sera nel caso gli incontri non fossero approdati a una soluzione soddisfaciente.
L’azienda ha infatti accettato la mediazione e le proposte delle organizzazioni sindacali. Una serie di passaggi non facili, sempre in bilico fra un accordo quasi fatto e la rottura definitiva, che giovedì sera si sono protratti fino a tarda ora nella sede goriziana di Confindustria. A un certo punto le parti hanno deciso di fare una pausa più lunga delle precedenti di queste intense giornate, e si sono riviste ieri mattina negli uffici monfalconesi. L’auspicio di arrivare a un verbale di intesa, relativo soprattutto ai 37 esuberi (oltre ai 75 volontari e alla sotuazione dei macchinari) si è concretizzato in una lunga e intensa riunione, conclusasi come detto con la firma poco prima delle 18.
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