Eataly si “allarga” all’intero Magazzino vini
Alla fine, l’enogastronomia di qualità abbraccerà tutto l’edificio. Ci sono novità sul fronte Eataly e sull’arrivo della “creatura” di Oscar Farinetti all’ex Magazzino vini. Le rivela il presidente della Fondazione CRTrieste (proprietaria dell’immobile), Massimo Paniccia. «Firmato il contratto, abbiamo domandato a Farinetti di darci il layout per poter procedere al completamento dell’opera così come loro necessaria - riepiloga Paniccia -. Il gruppo, di dimensioni rilevanti a livello internazionale, era impegnato ad aprire nuovi punti a Milano e a Bologna, quindi ci hanno chiesto di avere un po’ di pazienza. Abbiamo risposto: ok ma non tanta, perché è importante per Trieste si arrivi a questa apertura». Schemi e indicazioni sono poi atterrati negli uffici di via Cassa di risparmio: «Il layout mandatoci - riprende il numero uno della Fondazione - comportava non solo delle modifiche strutturali ma anche ulteriori spazi da acquisire per servizi a loro disposizione. Allora abbiamo detto che non si poteva stravolgere il progetto». Con la richiesta di specificare «se gli spazi non fossero sufficienti» per «un punto più importante e grande, e quindi con più fatturato evidentemente». La risposta targata Eataly è stata chiara: «Non ci basta, vogliamo tutto il magazzino», riporta Paniccia. Così si è avviato in Fondazione «un confronto», in cui è stato ribadito come l’approdo del colosso Eataly sia «tanto importante per noi e per la città, un richiamo». Conseguente la decisione: «Abbiamo messo a loro disposizione tutto il magazzino, anche il piano -1 (quello interrato che, inizialmente, doveva essere destinato alla Fondazione per proprie attività, ndr). Nella trattativa è stata rivista la parte economica, chiedendo decidessero per dare poi il via libera». La fumata bianca è arrivata pochi giorni fa: «Abbiamo raggiunto l’accordo economico la settimana scorsa - rende noto Paniccia -, ci manderanno il nuovo layout giovedì (oggi, ndr)». Per la Fondazione vi saranno entrate consistenti, considerato che il canone di locazione sarà composto da «una quota fissa importante più una quota condizionata al fatturato, con percentuale del 3,5%. Si svilupperà, siamo convinti, un’azione molto forte, che trascinerà: prendono tante materie sul territorio, vi sarà un indotto notevole». E i tempi perché dunque Eataly apra le sue porte sulle Rive? «Temo che per Natale francamente sia difficile, penso si augureranno per Pasqua. Prima apre meglio è», conclude Paniccia. (m.u.)
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