Eataly debutta a Trieste con 85 posti di lavoro

TRIESTE. Che l’avventura cominci. L’Ex Magazzino Vini da corpo estraneo e anche un po’ fastidioso delle Rive si eleva adesso a tempio dell’enogastronomia ed attrazione turistica tout court. Merito della Fondazione CRTrieste che ci ha creduto e investito, tanto, di Eataly e di tante aziende private, per fortuna anche locali. Anni di perplessità, ritardi, reinvenzioni e ricostruzioni, dieci o giù di lì, lanciano adesso una struttura che sembra quasi un miracolo se rapportata ai blandi ritmi progettuali e, soprattutto, decisionali della città.
Alle 12 di oggi (lunedì 16) sarà svelato quello che ancora resta da svelare alla stampa. In serata ci sarà la cena di gala con Oscar Farinetti, gestore e animatore del brand Etaly, che a Trieste darà lavoro a 85 persone, a fare da anfitrione. Domani, martedì 17, infine, a partire alle 11, sarà assalto alla diligenza, con apertura alla cittadinanza, come al solito curiosa e dinamica ma, allo stesso tempo, pronta ad affossare ogni minima smagliatura.
Ma Eataly, da quel poco che se ne è capito in questi, difficili, anni della sua costruzione, va anche oltre il concetto di territorialità. Non è, per capirsi, un supermercato con uso di cucina come pensano, erroneamente, molti triestini. È un’idea, un’immagine, un’icona dell’eccellenza italiana nel mondo. Ci puoi trovare il pecorino di Pienza come il vino umbro o i pomodorini siciliani di nicchia. Roba che costa, ci mancherebbe, come può costare quello che è unico e raro. Alimenti di qualità, ingredienti che rendono la cucina italiana quella che è: la numero uno nel mondo.
La struttura, ripartita su quattro piani, di cui due interrati, compreso il parcheggio sotterraneo da 50 posti, è strutturata come certi “mercat” spagnoli, che abbinano aree degustazione a banchetti di vendita. Al pianoterra, dunque, il primo approccio con la nuova realtà vede all’ingresso un ciclopico tabellone che evidenzia i più noti prodotti del Fvg in vendita nel più famoso mercato italiano del globo. Oltre a questi, nel megastore del food vista mare, che molti giurano essere il più riuscito, di sicuro il più panoramico degli Eataly, sono stati via via inseriti prodotti locali di nicchia come i formaggi di Dario Zidaric, ovvero l’uomo della grotta e del formaggio Jamar, i sensazionali extravergine Tergeste DOP di San Dorligo, o Chox, la crema di «cioccolato libero», come la definisce lo stesso Farinetti.
Girandosi dall’altro lato, ci si può giostrare tra la pescheria con annessa gastronomia di Livio Amato, già deus ex machina alla Barcaccia di piazza Perugino, che affida alla figlia Giara oneri ed onori, l’area della panificazione, col prodotto fatto in forno a legna, con lievito madre e farine bio e soprattutto la cosiddetta area Pane e Vino, in quella che è stata battezzata piazza Eataly.
Immaginate di trovarvi a livello del mare, di camminare quasi sull’acqua, visto che l’enorme vetrata davanti a voi ve ne dà l’illusione. Bene, è in questo contesto che vi vengono serviti stuzzichini e bottiglie di pregio, spritz e pizzette appena sfornate dal vicino forno. Da subito in lizza per il miglior luogo da aperitivo, coreograficamente parlando, di Trieste.
Al piano di sopra, di tutto di più, con la Illy a monopolizzare gli angoli dei brand. Oltre al bar con i caratteristici stilemi Illycaffè e all'attigua gelateria artigianale curata dalla azienda Agrimontana, dagli scaffali spuntano in buona evidenza il tè Dammann e i vini di Mastrojanni, sia il Brunello, sia il Rosso di Montalcino. C’è, infine, uno stand centralissimo è riservato al cioccolato Domori, con tanto di panca con vista mare per degustarlo in relax.
Basta una scala per accedere al primo piano sotterraneo, regno del vino, con quella che si candida da subito ad essere la più grande enoteca del Friuli Venezia Giulia, con le sue 1200 etichette dichiarate e l’aula che ospiterà alternativamente lezioni di cucina, presentazioni e degustazioni.
Veniamo infine alla cena di gala. Stasera sono attesi, oltre alle autorità in massa e, a conferma della valenza transfrontaliera della struttura, i sindaci di Lubiana e Capodistria, la famiglia Illy al gran completo, Oscar Farinetti con la moglie, l’annunciato Vittorio Sgarbi con fidanzata e anche il popolarissimo Joe Bastianich, che MasterChef e altri programmi televisivi hanno elevato a livello di superstar, dopo una vita passata a fare il gestore di ristoranti. Tra i possibili testimonial, infine, il velista Furio Benussi, vincitore dell’ultima Barcolana. E che festa sia.
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