Eataly “buca” la Barcolana: l’apertura slitta a Natale

TRIESTE «No. Non il primo ottobre. Mi dicono i miei che c’è stato qualche problema costruttivo. Non dipende da noi. Sembra che si ritardi di qualche settimana». Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, è dispiaciuto. E costretto a rimangiarsi la data annunciata lo scorso aprile a margine dell’inaugurazione della nuova sede della Confcommercio di Trieste: «Eataly aprirà il primo ottobre assieme al villaggio della Barcolana». Niente da fare. L’ex Magazzino vini, in mano alla Fondazione CRTrieste, non sarà pronto in tempo. E così Eataly “bucherà” suo malgrado la Barcolana numero 48.
«L’ottimismo è il sale della vita», esclamava Tonino Guerra nello spot Uniero voluto da Farinetti. A Trieste, evidentemente, si è esagerato un po’ troppo con il sale. «Mi spiace da morire per la Barcolana. Davvero tanto. Ma ci sono stati dei problemi con i vetri. Noi eravamo pronti per completarlo, ma se non abbiamo l’immobile finito, non possiamo fare niente», continua Farinetti, che non vuole neppure buttare la croce sui costruttori. «Non hanno neanche colpa loro. È sempre così, quando costruisci ci sono delle sorprese. Ma è talmente bella quella costruzione che bisogna fargli i complimenti. Verrà una roba strabiliante. Il problema è finire nei tempi previsti», ammette Mr Eataly.
Già. La fine lavori di riqualificazione dell’ex Magazzino vini, commissionati dalla Fondazione CRTrieste, era segnata al 15 maggio (inizio 8 giugno 2016). Un’inaugurazione di Eataly era prevista per giugno scorso, a ridosso delle elezioni. Inizialmente si era parlato del Natale del 2014, poi della primavera 2015 (in concomitanza con l’Expo di Milano), poi della Natività dello stesso anno. Di Natale in Natale. (Il video qui sotto è stato realizzato a marzo 2016):
E, invece, l’area sulle Rive è ancora tutta un cantiere. Manca persino la copertura in vetro delle pensiline: le putrelle di metallo sono ancora nude. È invece collocata sul lato mare una maxivetrata di 19 metri che garantirà una vista mozzafiato sul golfo. L’importo dei lavori è di 9 milioni e mezzo. Il progetto è firmato dall’architetto fiorentino Marco Casamonti.
«Nel nostro programma non c’è Eataly. Purtroppo», conferma da San Pietroburgo (dove è impegnato a regatare davanti all’Hermitage) Mitja Gialuz, presidente della Barcolana. Dalla Fondazione si preferisce non dare date sulla consegna dell’immobile, anche se l’obiettivo, fa sapere il direttore Paolo Santangelo, resta sempre la Barcolana. Traguardo però, come detto, praticamente impossibile da centrare. All’amministrazione comunale, per esempio, non è stato comunicato ancora nulla. «Un mese fa ho chiesto alla Fondazione un aggiornamento della situazione e mi hanno assicurato che aprono per la Barcolana. Certo, ad occhio nudo mi sembrano un po’ indietro», spiega l’assessore al Commercio ed eventi correlati Lorenzo Giorgi.
«Ci possiamo sentire la prossima settimana. Non so cosa dirle», aggiunge l’immobiliarista Antonio De Paolo, portavoce della futura società di gestione dell’ex Magazzino vini. A marzo l’immobiliarista di Gallery era più ottimista: «È probabile che Eataly apra i battenti entro giugno dal momento che l’allestimento, che porterà via un tempo tra uno e due mesi, potrebbe avvenire contemporaneamente all’ultima fase dei lavori. Se vi sarà qualche problema, magari legato al meteo, l’inaugurazione slitterà a settembre, dal momento che in luglio e agosto non si fanno inaugurazioni di Eataly».
Quella di Trieste, parola di Farinetti, dovrebbe essere una struttura analoga a quella di Genova. Eataly, che all’inizio di agosto ha aperto un nuovo spazio da 5mila metri quadrati nel cuore di Ground Zero a New York, dovrà attendere per Trieste. «Abbiamo scelto Trieste perché qui soffia a il vento più potente e famoso d’Italia: la bora» aveva dichiarato il patron di Eataly. Al disegnatore Sergio Staino, infatti, è stato commissionato di disegnare i venti per la sede triestina. Vi saranno quattro sue installazioni dedicate a bora, maestrale, libeccio e scirocco. «Quello è confermatissimo. Staino ha già finito: ha fatto un lavoro bellissimo. Lo presentiamo il giorno dell’inaugurazione», aggiunge l’imprenditore del “gusto”. Ma quando? «Tra qualche settimana avremmo le idee chiare e poi comunicheremo la data. E comunque veniamo molto volentieri a Trieste», aggiorna Farinetti. A questo punto l’apertura potrebbe essere attorno a Natale. Magari in n un giorno di bora scura.
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