Eataly al Magazzino vini, “red carpet” di masegni
TRIESTE Le aree scoperte del Magazzino vini che si accinge a diventare la prima sede nel Nordest d’Italia di Eataly, la catena di punti vendita specializzata nei generi alimentari italiani di alta qualità, saranno pavimentate con masegni derivanti da edifici e piazzali del porto. La richiesta alla stessa Autorità portuale è stata fatta il mese scorso dalla Fondazione CrTrieste, proprietaria dell’edificio sul quale si sta attualmente effettuando il secondo lotto di lavori di un’operazione di recupero architettonico particolarmente delicata.
La Fondazione ha richiesto la cessione in particolare di 36 metri cubi di pavimentazioni in materiale lapideo (masegni appunto) conoscendone la disponibilità da parte della stessa Authority a fronte del pagamento di una cifra complessiva di 3mila 600 euro, il che equivarrebbe al costo di 100 euro al metrocubo. Come da regolamento, il commissario dell’Authority Zeno D’Agostino ha stabilito che la domanda rimanga fino all’11 dicembre negli uffici del Settore Demanio della Torre del Lloyd, a disposizione di chi ritenesse di fare osservazioni a difesa dei propri diritti o di avanzare domande concorrenti.
Appena qualche mese fa, agli inizi di luglio, la stessa Authority era invece intervenuta in soccorso del Comune attualmente impegnato in una vasta opera di riqualificazione e ripavimentazione di Ponterosso e aveva deciso di cedergli gratis 1.200 metri quadrati di masegni. Quei masegni erano stati rimossi nel corso di manutenzioni e demolizioni eseguite in Porto vecchio ed erano stati successivamente stoccati sul terrapiano di Barcola. Si tratta di lastre di arenaria provenienti da cave prossime alla città che nel passato avevano contribuito in modo determinante alle opere edilizie triestine. Secondo quanto aveva riferito allora l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Dapretto, oggi l’unica cava superstite, la cava Renice in territorio muggesano, non basta alla esigenze locali: da qui la richiesta di aiuto all’Autorità portuale. Con i 1.200 metri ceduti può essere lastricato un terzo della superficie di Ponterosso interessata dall’attuale intervento che dovrebbe rendere nuovamente la piazza completamente agibile entro Natale. La qualità dei masegni è buona ed è già stata saggiata nella risistemazione di piazza della Borsa e dell’area pedonale tra il museo Revoltella e via Torino.
Sull’edificio del Magazzino Vini intanto già un paio di mesi fa sono state effettuate delle prove di colore, in particolare ocra intenso e giallo tenue, che però non hanno avuto ancora seguito. Recentemente l’ufficio stampa della Fondazione ha confermato che il cronoprogramma prevede l’inaugurazione a giugno 2016. Del resto i lavori strutturali sono già stati completati con il primo lotto e la patina superficiale bruna che dall’esterno si vede coprire la caratteristica sala elicoidale interna non è ruggine, ma acciaio cor-ten: la sua patina superficiale bruna lo protegge dalla corrosione.
Confermato anche il lay-out interno. Al secondo piano interrato verrà ricavato un parcheggio per 54 posti auto; al primo piano interrato tre sale didattiche che all'occorenza possono divenire anche un unico grande salone dove si terranno corsi ed eventi i cui partecipanti, che potranno essere anche bambini o pensionati, avranno a disposizione anche una cucina dove apprendere l'arte dagli chef. In più ci saranno magazzini e locali di servizio. Al piano zero un grande settore di frutta e verdura, una libreria su temi enogastronomici, l'angolo della gelateria e della pasticceria, il Gran bar e, accanto all'enoteca, il settore del Vino libero dove una dozzina di aziende produttrici presenteranno il proprio prodotto. Poco distante la panetteria, il banco dei panini e il forno a legna per cuocere il pane con lievito madre. Per finire con i salumi e tutto il campo del “salato”. Più su ancora il primo piano, cioé l'ultimo, quello dei ristoranti specializzati: pasta; carni e pesce; salumi e fritti e take away per ogni genere. Tre gli spazi a sedere di cui uno, prestigioso, con vista mare.
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