«Eataly al Magazzino Vini di Trieste. L’operazione va avanti»

Lo conferma da Bologna Oscar Farinetti, il presidente del prestigioso marchio enogastronomico: «Trattative a buon punto, si discute dei dettagli»
Silvano Trieste 20/02/2012 Quochi di Quore 2012, Oscar Farinetti con una bottiglia di Barolo da 650 Euro
Silvano Trieste 20/02/2012 Quochi di Quore 2012, Oscar Farinetti con una bottiglia di Barolo da 650 Euro

Da Magazzino Vini a Magazzino Vini, seppure di altra qualità. Evidentemente il destino del rudere rimesso a nuovo dalla Fondazione CrTrieste era segnato. Dopo le indiscrezioni, adesso anche la conferma da Mister Eataly. L’ideatore del prestigioso marchio dell’enogastronomia di qualità Oscar Farinetti non ha più dubbi: «Il progetto di sbarcare a Trieste sta andando avanti e lo vogliamo portare a termine. Le trattative con la Fondazione sono a buon punto, l’operazione al Magazzino Vini si farà. Questione ormai di dettagli». Alleluja. Lo ha detto a Bologna, davanti a numerosi testimoni durante la presentazione di “Fico” (fabbrica italiana contadini), progetto internazionale del Caab per le eccellenze agroalimentari italiane al quale erano presenti lo stesso presidente di Eataly Oscar Farinetti, il docente Andrea Segrè e il sindaco della città emiliana Virginio Merola.

Mister Eataly, in occasione di una sua missione triestina risalente allo scorso anno, era rimasto stregato dalla location del Magazzino Vini. Amore a prima vista, ma sembrava poi che avesse accantonato il progetto per dedicarsi anima e corpo alle aperture già pianificate a luglio a Bari, ad agosto a Firenze, in autunno a Milano e entro la fine dell’anno a Piacenza. Un piano ambizioso che prevede lo sbarco anche a Istanbul, Dubai e Chicago. Un futuro “fico” (il termine ci può stare, alla faccia dei puristi della lingua italiana) anche per il Magazzino Vini. Da quartier generale di gatti randagi e pantigane a vetrina di cibo e vini da sballo. Non proprio in linea con il “magnar e bever” da sagra del triestino ma una vetrina di prodotti di altissima qualità.

La prossima mossa spetta alla Fondazione CrTrieste che per ora non ha voluto uscire allo scoperto. Il suo presidente Massimo Paniccia, con ogni probabilità, aspetta che il contratto sia firmato prima di annunciare il lieto evento. I “dettagli” a cui accennava ieri a Bologna Oscar Farinetti sono legati al canone annuale di affitto (dai 300 ai 400mila euro, così si dice) e agli spazi che serviranno a Eataly. Sicuramente si prenderà tutto un piano, ma forse anche di più e in tal caso l’affitto aumenterà. Eataly pretende che l’edificio sia consegnato completamente ristrutturato in tutte le sue parti, mentre vorrebbe curare direttamente gli allestimenti. In ogni caso la Fondazione si terrà alcuni locali da adibire a uffici. Due anni fa, giova ricordare, si era pensato al Magazzino Vini come il box-office di quel parco del mare che il presidente della Camera di commercio e di Ttp (e di tante altre cose) continua a sognare a occhi aperti. Ma andrà in... porto?

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