«È una svolta che apprezziamo: ora meno eventi e con più qualità»
TRIESTE. «Non possiamo che essere più che soddisfatti dell’approccio dell’assessore alle Attività economiche Serena Tonel. Non possiamo che ringraziarla per averci fornito così in anticipo la programmazione dei mercatini per tutto il 2020 e apprezziamo la volontà di accentuare il controllo e portare avanti un maggiore decoro nelle manifestazioni. È inutile dire che in questi ultimi anni ci sono stati diversi problemi con questi eventi». Sono decisamente positive, dunque, le reazioni alle novità introdotte dalla giunta Dipiazza sul tema mercatini.
A esprimerlo in primis è Elena Pellaschiar, a capo del gruppo Commercio di Confcommercio, che riunisce i rappresentanti delle attività di Trieste, Duino Aurisina e Muggia. Sono due gli obiettivi che il sodalizio vorrebbe portare avanti di concerto con l’assessorato: «Vorremmo meno mercatini e di maggiore qualità».
«Lo scopo generale – sottolinea Pellaschiar – è aumentare il turismo ma senza impattare sul commercio stanziale. Coordinandoci ce la possiamo fare, anche perché l’assessore ci dà la possibilità di avere un maggiore dialogo rispetto al passato. In queste prime settimane di lavoro Tonel è stata molto disponibile. C’è un sacco di lavoro da fare ma abbiamo già programmato i prossimi appuntamenti in cui discuteremo delle varie tematiche».
Il numero di mercati «è ancora superiore al numero ideale a cui abbiamo pensato», evidenzia ancora Pellaschiar, ma proprio per capire qual è la soluzione migliore il gruppo farà un report alla fine di ogni mercato da consegnare all’assessore «in modo da capire alcuni dati, che possano indicare ad esempio se c’è stato un incremento o un decremento dei clienti e quanti turisti si sono palesati. Così si potrà fare una scelta consapevole sui mercati che occuperanno il suo cittadino».
L’assessorato è in dialogo anche con Federalberghi che, come spiega il presidente Guerrino Lanci, ha delle linee di principio semplici da proporre quando si parla di queste manifestazioni itineranti: «Dobbiamo sapere per tempo gli appuntamenti, e se questi devono diventare un evento turistico. L’assessore ne è cosciente e mi pare stia facendo il possibile per venirci incontro. Concordo sul fatto che fare troppi mercatini non hanno senso. A noi servono quelli di Natale o quelli in media-bassa stagione. Viceversa, quelli organizzati durante i ponti non sono interessanti perché non attirano nuovi turisti ma si basano su un flusso che già c’è. Bisogna dunque potenziare i mercatini strategici ed evitare le baraccapolidi solo cibo».
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