È un puma di oltre 50 kg il felino visto a Fossalon
GRADO. Ora non ci sono più dubbi. Si tratta di un puma. E anche di notevole dimensione. Ieri pomeriggio un agricoltore di Fossalon ha fatto avvisato di aver notato delle orme di un animale piuttosto grande Graziano Casonato, il cacciatore a cui tutti quelli della frazione agricola di Grado fanno riferimento. Il pensiero è balzato subito al puma. E così è stato.
Casonato, accorso sul posto, poco prima delle 14 assieme al presidente della riserva Nunzio (Nancy) Brunetto, non ha potuto far altro che constatare che si trattava proprio di questo animale. E non è stata trovata una sola impronta, bensì una serie di tracce a testimonianza della camminata che il felino ha fatto tra viale Vittoria e via Buie, ovviamente in mezzo ai campi. Tracce che consentono anche di stabilire all’incirca le sue dimensioni.
Ad aver contribuito ad avvistare le orme è stata la pioggia, caduta nella notte fra sabato e domenica. «Sono impronte molto chiare – dice Casonato -, si vedeva perfettamente la camminata. Ma dopo che sul posto sono giunti quelli della forestale e i carabinieri, pian piano le impronte sono svanite, anche per via della bora che ha riempito tutto di polvere di terra. Ma le hanno viste e fotografate».
L’impronta anteriore, come spiega sempre Casonato, è di circa 15 centimetri di lunghezza ed è larga circa 13 centimetri. Per una migliore visibilità delle dimensioni è stato messo vicino alle tracce un pacchetto di sigarette. Quelle posteriori sono ovviamente un po’ più piccole. Il passo è di circa 80 centimetri. «Il puma – aggiunge ancora l’agricoltore-cacciatore – è quindi piuttosto grande, sicuramente più pesante di 50 chili». Che decisioni sono state adottate? «Domani (oggi, ndr) arriveranno gli ispettori della forestale per decidere. Si pensa comunque a un tiratore scelto per colpire di precisione l’animale in modo da anestetizzarlo. Sono state fatte anche altre ipotesi ma questa del tiratore scelto è quella che pare la più probabile».
Graziano Casonato aggiunge solo una cosa: «ora siamo sicuri che la bestia c’è!».
Il primo avvistamento dell’animale risale a lunedì 9 luglio verso le 18.30 quando il puma ha attraversato davanti agli occhi di Paolo Benvegnù una stradina che separa un boschetto e un campo di mais lungo via Muggia. Tanti i dubbi e le perplessità da parte della gente. Poi è avvenuto un altro avvistamento lungo la provinciale Grado-Monfalcone in zona villa Luisa, quindi a Pieris e poi ancora altre segnalazioni o l’ascolto del suo caratteristico verso. In base a tutte queste indicazioni e alle descrizioni raccolte, Nando Orfei (noto domatore circense, che ben conosce tutte le belve) che aveva incontrato il primo avvistatore, Paolo Benvegnù, aveva già affermato che si trattava di un puma e aveva suggerito pure di guardare anche in alto sulle cime degli alberi. E ora ci sono le impronte che confermano tutto.
Antonio Boemo
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