E Sgarbi lancia l’ipotesi biglietto unico
Un biglietto unico per visitare la mostra di Vittorio Sgarbi al Salone degli Incanti ("Le stanze segrete") e per accedere al Revoltella, al Morpurgo e al Sartorio. L'idea è dello stesso critico d'arte che a marzo porterà a Trieste, nell'ex Pescheria, una selezione di duecentocinquanta opere della propria collezione, peraltro arricchite da una sezione triestina, come i cartoni di Sbisà realizzati per il Museo del Risorgimento. «I musei di Trieste sono un tema che mi interessa molto - rileva Sgarbi - ne avevo parlato col sindaco, dicendogli che me ne sarei occupato volentieri con una specie di commissariamento o un coordinamento».
«Comunque - precisa - indipendentemente da quello che io faccio, è chiaro che i principali interventi sulla città devono essere concentrati sul Revoltella, mentre vanno anche potenziati il Morpurgo e il Sartorio, luoghi meravigliosi. Perché le volte che ho visitato il Sartorio era sempre completamente vuoto. Si può fare un biglietto unico per queste realtà».
«Ma il Salone degli Incanti è il posto migliore del mondo: è davanti al mare, a fianco a Eataly ed è vicino a piazza Unità. Quindi sarebbe da immaginare un biglietto che, insieme alla mia collezione, invitasse ad andare al Revoltella, che è vicino, al Sartorio e forse anche al Morpurgo». «Potremmo ad esempio mettere dieci opere mie alla casa Morpurgo - riflette il critico - che è bellissima ma non ha grandi capolavori. Ci metti dieci opere e vedi un pezzo di Sgarbi là. Potremmo pensare, ad esempio, a una decina di sculture di autori presenti anche da voi». (g.s.)
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