E Samer annuncia l’alleanza con FreeEste e l’avvio di nuove linee

Risultati meno brillanti alla Siot con i volumi del greggio rimasti in linea con quelli del 2020. L’ad di Hhla scommette sul futuro
Diego D’amelio
Silvano Trieste 18/04/2012 Enrico Samer
Silvano Trieste 18/04/2012 Enrico Samer

TRIESTE. Enrico Samer si gode il record assoluto dell’Autostrada del mare e annuncia nuove linee per l’anno appena cominciato, grazie a una collaborazione inedita con FreeEste. Alessio Lilli deve accontentarsi di aver arrestato la flessione del 2020 nei traffici di greggio e deve pure fare i conti con l’onda lunga della pandemia, che non permetterà di tornare rapidamente ai fasti precedenti. E se Fabrizio Zerbini si limita a poche parole per commentare la flessione dei traffici container in Molo VII, Antonio Barbara più che ai dati di un’attività appena cominciata guarda ai piani di sviluppo che nel 2022 prenderanno corpo per il Molo VIII.

Il più raggiante di tutti è Samer, per il quale «il 2021 è stato un anno ottimale, con un incremento in tutti i settori, dai rimorchi ai container, fino al trasporto veicoli. Nonostante la pandemia, abbiamo superato i livelli storici dei volumi e abbiamo ampliato le linee dell’Autostrada del mare, grazie alla possibilità di servirci anche della Piattaforma logistica». Il terminalista e agente triestino, socio dei danesi di Dfds e dei turchi di Ulusoy, è convinto che «i collegamenti con la Turchia potranno aumentare ancora molto: è solo questione di spazi». E qui Samer regala una notizia in anteprima: «Quest’anno potremo avere spazi per ospitare i rimorchi nell’area di FreeEste a Bagnoli della Rosandra. Le procedure per la gestione dei punti franchi sono ormai chiarite e così avremo a disposizione 30 mila metri quadrati in più: con questo ulteriore polmone potremo mettere in linea nuove navi. È un buon momento: il porto sta andando bene e i finanziamenti del Pnrr garantiranno altro sviluppo».

Il presidente e ad della Siot Lilli deve invece accontentarsi del canonico bicchiere mezzo pieno: «L’annata è andata relativamente bene, se pensiamo alle difficoltà dovute ai vari lockdown che si sono susseguiti nei paesi che serviamo. I traffici dell’oleodotto sono stati in linea con il 2020 e non possiamo quindi considerare il 2021 anno di reale ripresa». Secondo Lilli, «il sistema ha toccato la base da cui ripartire e già nel mese di gennaio stiamo notando volumi che ci fanno prevedere un trend di recupero». Ci vorrà tempo: «Gli oltre 42 milioni di tonnellate di quattro anni fa non saranno ripetuti, almeno per quest’anno».

Il presidente di Tmt Zerbini è soddisfatto, pur in presenza di una flessione di alcune decine di migliaia di Teu: «Il porto, anche per quanto riguarda i container, ha resistito piuttosto bene a un anno ostacolato da pandemia e criticità internazionali che ci sono state. Ora speriamo in una crescita per il 2022». Il terminal ha appena dato il via alle procedure di gara per appaltare i lavori di allungamento della banchina, a conclusione di un anno in cui ha dovuto fare i conti con l’incidente di Suez e le manifestazioni no Green pass, che hanno impattato particolarmente sul Molo VII. Zerbini conclude allora esprimendo «un ringraziamento a tutti i dipendenti e collaboratori che hanno consentito con il loro lavoro che il terminal potesse lavorare continuativamente nonostante la pandemia, nel costante rispetto di tutte le regole di sicurezza».

Per l’ad di Hhla Plt Italy Barbara il 2021 è stato l’anno del rodaggio della Piattaforma logistica: «Abbiamo centrato i nostri target. Volevamo cominciare con i contenitori e ci siamo riusciti. Abbiamo dato un ottimo sviluppo sui ro-ro e sviluppato anche alcune aree di business nel general cargo. Abbiamo inoltre inaugurato il collegamento ferroviario. Stiamo lavorando in parallelo sul progetto di espansione del Molo VIII e sul terminal ferroviario. Ma è presto per dare numeri: le caratteristiche dei fondali e del meteo triestino richiedono studi accurati».

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