È qui l’Italia: così Trieste celebra i suoi 70 anni
Due cerimonie, una in piazza Unità con La Russa, e l’altra in Consiglio comunale, le Frecce e la rievocazione della storica staffetta
![L'alabarda triestina e il tricolore italiano in piazza Unità (Lasorte)](https://images.ilpiccolo.it/view/acePublic/alias/contentid/8806641a-3c17-4d1f-bfc3-894ef25ab525/0/trieste-festeggiamenti_397cf1ca-9e18-4055-805a-ae006e64ebdb.webp?f=16%3A9&w=840)
Sotto un cielo grigio e una pioggia battente, immersi in una folla immensa, infinita. È il ricordo che accomuna i triestini che si riversarono in piazza Unità il 26 ottobre del 1954. Sabato, esattamente dopo settant’anni, la città torna a celebrare quella giornata che segnò il ricongiungimento all’Italia e la fine di quegli anni “sospesi”, segnati da tragedie come l’uccisione di 6 manifestanti durante i moti del novembre 1953. Anche sabato, secondo le previsioni, potrebbe esserci la pioggia, e in piazza Unità sono attesi anche tanti triestini che il 26 ottobre c’erano – all’epoca bambini o ragazzi, oggi anziani – con la voglia di provare a ritrovare almeno in parte le emozioni di quella data indimenticabile.
![](https://images.ilpiccolo.it/view/acePublic/alias/contentid/2f7d2ce0-2ccc-483b-bd97-c801abf5c095/0/trieste-festeggiamenti_piazzaunit.webp)
Una giornata di festa che sarà scandita da cerimonie istituzionali, rievocazioni e iniziative culturali. Per l’occasione saranno a Trieste anche la seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e verrà data lettura anche dell’indirizzo di saluto della premier Giorgia Meloni.
La cerimonia mattutina
In mattinata il momento clou sarà costituito dalla cerimonia solenne dell’alzabandiera in piazza Unità, alle 10, preceduto alle 9.40 dagli interventi istituzionali. A prendere la parola per primo il sindaco Roberto Dipiazza, che nel suo intervento citerà anche alcuni passaggi del discorso tenuto settant’anni fa dall’allora primo cittadino Gianni Bartoli. «Questo settantesimo anniversario – è la riflessione del sindaco – è un’occasione molto importante, non soltanto per celebrare il sofferto ritorno all’Italia della nostra città, ma anche per ricordare i fatti storici che hanno segnato il percorso fino a quello straordinario 26 ottobre del 1954».
Dopo Dipiazza prenderà la parola in rappresentanza della giunta regionale l’assessore alla Difesa dell’Ambiente Fabio Scoccimarro. Il governatore Massimiliano Fedriga non potrà essere presente, in quanto impegnato nella missione istituzionale a Washington, ma, alla viglia dell’evento, ha voluto rimarcare il valore della ricorrenza. «Di strada ne è stata fatta moltissima in questi settant’anni – ha sottolineato – e Trieste è tornata a essere centrale non solo in Italia, diventando anche crocevia nel più ampio scenario europeo e internazionale».
«Il rilancio di Trieste – ha continuato Fedriga – va dal ruolo strategico nella Mitteleuropa, all’aumento dei traffici portuali e delle opportunità di investimento fino ai numeri record dell’incoming turistico. Trieste dà al nostro Paese un valore aggiunto straordinario: saper dialogare con il mondo, creare ponti e connessioni, ma tenendo orgogliosamente le radici ancorate all’Italia e al tricolore».
Le istituzioni, poi le Frecce
Tornando alla cerimonia odierna, dopo l’intervento di Scoccimarro verrà letto il messaggio di Giorgia Meloni. Poi toccherà a La Russa prenderà la parola. Al termine dell’intervento del presidente del Senato, verrà suonato l’inno nazionale, seguito dall’alzabandiera. A suggellare la conclusione della cerimonia sarà il passaggio delle Frecce Tricolori.
La cerimonia in Municipio
Nel pomeriggio la seconda cerimonia istituzionale è prevista in Municipio alle 15 nella Sala del Consiglio Comunale, alla presenza delle massime autorità cittadine e dei rappresentanti delle forze armate e dell’ordine, con la partecipazione dei labari delle associazioni combattentistiche. L’ammainabandiera in piazza è fissato per le 17, alla presenza delle autorità e con la Fanfara dei Bersaglieri di Pozzuolo del Friuli.
La storica staffetta Roma-Trieste
Nel corso della giornata è in programma la rievocazione della storica staffetta Roma-Trieste che era stata organizzata in occasione del cinquantesimo nel 2004. Verrà ripercorsa l’ultima parte dell’itinerario, con partenza da Redipuglia e arrivo in piazza Unità, iniziativa a cura dell’Asd San Giacomo, in coorganizzazione con il Comune.
La staffetta con la fiaccola partirà dal Sacrario di Redipuglia in direzione Trieste tra le 13 e le 13.30, poi la breve sosta a Duino (monumento alla Cartiera Timavo), alle 16 l’arrivo alla stazione ferroviaria e, alle 16.30, il traguardo in piazza Unità con il suggestivo momento dell’accensione del tripode. Nel tratto dalla stazione centrale a piazza Unità una cinquantina di persone sorreggerà una bandiera tricolore lunga più di 80 metri.
Lo spettacolo al Rossetti
In serata, con inizio alle 19.30, sul palco del Rossetti andrà in scena “Trieste 1954”, di e con Simone Cristicchi, dedicato alla storia della città e alla giornata del 26 ottobre di settant’anni fa. Lo spettacolo è scritto dallo stesso Cristicchi e da Simona Orlando, in regia Paolo Valerio, direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che produce lo spettacolo.
L’evento rientra nel progetto “1954-2024: Trieste, l’Italia, il Teatro Stabile”, un programma di iniziative culturali con il supporto di Ministero della Cultura e Regione per celebrare un doppio settantennale, il ricongiungimento di Trieste all’Italia (26 ottobre) e la fondazione dello Stabile del Fvg (22 dicembre). Sul palco anche l’orchestra del Verdi diretta da Valter Sivilotti, che è autore delle musiche, e il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dall’Oste. Alle 11 l’anteprima alla quale assisteranno anche gli studenti delle scuole. —
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