«È proprio di Pieris il “Tiremesu” originale»

Ne è sicuro lo storico Spanghero: «Ricordo che da bambino lo compravo al ristorante Il Vetturino»

SAN CANZIAN. Un nuovo alleato nella battaglia a difesa dell’originalità del “Tiremesu” di Pieris arriva dalla vicina Turriaco.

Il ricercatore e divulgatore storico Alberto Vittorio Spanghero non ha dubbi sul fatto che il dolce a base di mascarpone, confezionato al ristorante “Il Vetturino” dal secondo dopoguerra, sia stato il primo ad essere messo in commercio.

Tesi confutata dal governatore del Veneto Luca Zaia che rivendica alla sua regione la primogenitura di questo tipo di dolce. Racconta Spanghero: «Ricordo che da ragazzino la domenica andavo in bicicletta da Turriaco a Pieris per seguire le partite di calcio della squadra granata all’epoca impegnata nel primo girone della serie C. Mi riferisco in particolare alla stagione agonistica 1946/47. Mia nonna Orsolina aveva un tabacchino con edicola proprio di fronte al ristorante “Il Vetturino”. Lei teneva il negozio sempre aperto, anche nei giorni festivi. Dopo la partita, lungo la strada del ritorno, mi fermavo da lei. Nonna mi regalava un po’ di spiccioli e con quelli andavo al ristorante a prendere il “tiremesu”. Ricordo che il pomeriggio costava di meno rispetto al mattino. Non c’erano frigoriferi e il signor Mario, il titolare del ristorante, preferiva vendere il dolce a metà prezzo piuttosto che rischiare finisse avariato. Ho ancora in mente gli originali bicchieri di vetro in cui veniva confezionato il “tiremesu”. Ricordo soprattutto la squisitezza del dolce e devo confessare che le mie trasferte a Pieris erano dettate sì dalla passione per il calcio ma anche per la bontà del dolce. Sono pronto a giurare sul Vangelo, e non sulla Costituzione, quanto affermo. La signora Flavia Cosolo, figlia di Mario, può tranquillamente contare sul mio appoggio per la sua battaglia a difesa dell’originalità del “tiremesu” bisiaco».

Come è noto in questi anni Flavia Cosolo non ha solo raccolto testimonianze, ma ha anche registrato la ricetta del “Tiremesu” bisiaco davanti a un notaio.

«Ora ci sono due scrittori, Clara e Gigi Padovani, che hanno raccontato la nostra storia e quella del Tiramisu - aggiunge Cosolo - e a Zaia dico, come hanno fatto i due autori, di leggersi il libro prima di pretendere primogeniture».

Il libro verrà presentato giovedì prima al presidente del Consiglio regionale Franco Iacop nella sede dell’istituzione a Trieste, e alle 17 a Monfalcone nella Galleria comunale d'Arte contemporanea, primo appuntamento della terza edizione di “Terre di magici sapori”.

Tanti amici e tanti nemici per il dolce bisiaco. Speriamo che la contesa non finisca a “Tiremesu” in faccia. (r.c.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo