E Polidori apre al concorso bis dopo l’ultima “strage” di aspiranti agenti

la contromossa«L’armamento della polizia locale era nel programma elettorale per il quale questa maggioranza è stata votata». Paolo Polidori, a margine dell’audizione dei sindacati, rimarca il fatto...

la contromossa

«L’armamento della polizia locale era nel programma elettorale per il quale questa maggioranza è stata votata». Paolo Polidori, a margine dell’audizione dei sindacati, rimarca il fatto che la stesura della delibera «ha comunque visto il coinvolgimento dei sindacati». Replicando alle perplessità sollevate sul concorso che da 605 aspiranti agenti della polizia locale (400 quelli ritenuti idonei a partecipare) ha visto solo 41 candidati superare l’ultimo test, il vicesindaco anticipa, spiazzando un po’ la platea, che «nessuno esclude che il prossimo anno si possa pensare a un ulteriore concorso». Secondo i sindacati, a fronte delle 30 assunzioni che il Comune intende effettuare nel 2019, la ridotta graduatoria non garantisce agli obiettori di cambiare mansione e né la sostituzione di chi nei prossimi anni, anche tenuto conto della “quota 100”, potrebbe andare in pensione.

«Anche se il concorso avesse promosso 100 persone, sempre di 30 assunzioni si parla, ma a garanzia politica posso assicurare che quest’amministrazione non ha certamente l’obbiettivo di far scendere la qualità del servizio offerto ai cittadini. E questo impone delle scelte dal punto di vista organizzativo e da quello della quantità dell’organico: non si può pensare che il saldo dell’organico possa scendere senza dare risposte ai cittadini», insiste Polidori, il quale indica in almeno un anno la tempistica per l’effettivo armamento dall’approvazione della delibera.

«C’è l’esigenza del presidio territoriale notturno anche da parte della polizia locale – sottolinea per spiegare le motivazioni che hanno spinto la maggioranza a questa decisione – e il presidio notturno impone l’armamento della polizia locale. C’è poi la sicurezza personale degli agenti che svolgono un’attività estremamente più complessa e articolata di un tempo, e determinati servizi non possono non essere fatti se gli agenti non sono armati. Il Comune deve garantire la sicurezza al personale».

C’è poi la questione sollevata da alcuni sulla possibilità per gli agenti di portare a casa l’arma. «Sul passaggio che riguarda quest’aspetto sono disponibile a un confronto – anticipa Polidori – ma non accetterò mai una formulazione che revochi la dignità della polizia locale un gradino al di sotto delle persone che operano nelle altre forze dell’ordine». —

L.T.

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