È picco Covid con 610 contagiati a Gorizia, le vaccinazioni limitano i casi più gravi

In un solo giorno sono saliti di 118 unità i positivi ma la situazione negli ospedali appare sotto controllo Tante quarantene e dad nelle scuole d’infanzia e elementari. Tampone negativo per il sindaco Ziberna 
Francesco Fain



Il Covid-19 galoppa e si diffonde dappertutto. Anche in città. E i numeri raggiungono il loro picco se è vero che oggi risultano essere positivi 610 goriziani, tutti seguiti dal Dipartimento di prevenzione dell’Asugi. Devono osservare la quarantena, invece, 178 persone mentre l’indice di prevalenza (che rappresenta il numero delle persone attualmente testate positive ogni mille abitanti) è pari a 17,3, che resta comunque il più basso fra i capoluoghi. Dall’inizio della pandemia ad oggi i decessi per Covid sono stati 93.

Da evidenziare che, nell’arco di sole 24 ore, sono state contagiate 118 persone in più. Un record. Nel monitoraggio precedente (curato dalla Protezione civile della Regione) i positivi erano 492 mentre in quarantena c’erano 139 cittadini.

L’assessorato

al Welfare

Numeri importanti, dunque, anche se vanno analizzati con più di qualche avvertenza. A leggerli in controluce è l’assessore comunale al Welfare Silvana Romano. «Indubbiamente, si tratta di dati di una certa consistenza anche se, rispetto alle ondate precedenti, i casi sono assai meno gravi grazie alle vaccinazioni. Non mi vengono segnalate criticità ingestibili in ospedale. Nella maggior parte delle situazioni - puntualizza l’assessore - il Covid assume le sembianze di una normale influenza o di un raffreddore. Ciò non significa che dobbiamo sentirci autorizzati ad abbassare la guardia, non rispettando le regole contro gli assembramenti e sull’uso delle mascherine.

Nel frattempo, il sindaco Rodolfo Ziberna, assieme alla moglie, si è negativizzato. Hanno effettuato un nuovo tampone, il cui esito ha evidenziato che la quarantena può terminare. «In effetti, i numeri crescono. Ma i casi, nella stragrande maggioranza, non sono gravi e questo grazie ai vaccini. Lo ripeto: se, parlando nel mio caso, tutto si è risolto in questi termini, è solo grazie alle tre vaccinazioni che ho effettuato, e non voglio pensare a cosa sarebbe potuto succedere se non le avessi fatte. Per questo, oggi ancora di più, il mio appello rimane quello di vaccinarsi poiché è l’unico modo per non subire ospedalizzazioni o terapie intensive, ma anche occupare il tempo di personale medico e infermieristico».

La situazione

nelle scuole

Intanto, nelle scuole cittadine, il ricorso ai tamponi e alle quarantene è continuo, verrebbe da dire incessante. Alla scuola dell’infanzia di via del Carso, per i bambini della “Bolla blu”, Asugi ha disposto la sospensione dell’attività didattica in presenza con il ricorso della modalità a distanza. Nel frattempo, il 26 gennaio saranno sottoposti ai tamponi molecolari al drive in del Parco Basaglia.

Stessa situazione alla scuola primaria Ferretti: al verificarsi di un caso positivo accertato, si è svolta ieri già una seduta di test che dovrà essere ripetuta a distanza di cinque giorni. L’attività didattica è in presenza, ma si raccomanda di consumare il pasto ad una distanza interpersonale di almeno due metri. Sulla base della recente normativa, infatti, non è stato emesso alcun provvedimento di quarantena ma sono state previste misure per il contenimento del rischio, fra cui l’utilizzo di mascherine Ffp2 per almeno dieci giorni dall’ultima esposizione al caso rivelatosi positivo.

L’Istituto

comprensivo

Nell’ambito dell’Istituto comprensivo Leopoldo Perco, dopo i casi accertati alla primaria Galileo Galilei di Mossa con tamponi e ricorso alla dad, è stata disposta una seduta di verifica anche per la classe terza delle elementari De Amicis di Lucinico, effettuata ieri sempre davanti all’ex Opp. Infine, alla primaria “Tommaseo” di San Lorenzo Isontino, sono stati disposti la quarantena e la dad dopo che sono emerse ulteriori positività nella classe terza At. Già calendarizzata una seduta di tamponi per venerdì 28 al Parco Basaglia. Le attività didattiche vengono svolte con modalità a distanza. «Fino a nuova comunicazione». —

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