E ora il recidivo Ballaman rischia il carcere

L’ex leghista è l’unico che non ha diritto alla sospensione della pena. Pesa la condanna sull’auto blu
Silvano Trieste 03/05/2011 Ballaman in Cosiglio Regionale
Silvano Trieste 03/05/2011 Ballaman in Cosiglio Regionale

TRIESTE. La battuta, algida, esce facile: un giorno a Pretoria, più che in Pretura. Edouard Ballaman è dato di questi tempi ospite di parenti in Sudafrica. La sua, tra tutti e i 22 indagati per i cui il pm Frezza chiede il rinvio a giudizio o in alternativa propone il patteggiamento a determinate condizioni, è la posizione più delicata. Per l’ex presidente del Consiglio regionale, in effetti, la pubblica accusa non prevede, neanche in caso di patteggiamento, la sospensione condizionale della pena. Il che, tradotto, vuol dire carcere. In teoria. Motivo: la sussistenza di precedenti specifici entro il quinquennio di legge. Ballaman, come è noto, nel 2012 venne condannato in primo grado a 12 mesi con la condizionale per peculato, per l’uso indebito dell’auto blu, a proposito del quale sempre il pm Frezza aveva contestato una trentina di viaggi. Il processo di secondo grado davanti alla Corte d’Appello di Trieste sarà celebrato il 3 luglio prossimo, e molto probabilmente nell’arco di 24 ore se ne conoscerà la sentenza. Ciò significa che il 15 del mese prossimo - nel giorno appunto dell’udienza preliminare cumulativa per la vicenda delle spese folli di palazzo, in occasione della quale l’ex numero uno di piazza Oberdan sarà chiamato a rispondere di una serie di biglietti aerei per viaggi transoceanici dal prezzo “gonfiato” - si saprà se quei 12 mesi da lui presi per la vicenda precedente saranno stati confermati o meno, aspettando al caso la Cassazione.

Per Ballaman, cui nel caso delle spese pazze viene contestata anche l’ipotesi di reato di truffa, il pm Frezza prefigura ad oggi un possibile patteggiamento a nove mesi e 250 euro di multa (da una pena base di un anno e due mesi e 400 euro) più ulteriori 4.123 euro di risarcimento del “danno”, che rientrano nei 349.131 euro di rimborsi illeciti conteggiati in totale dal magistrato inquirente ma che nel contempo risultano al di fuori sia del monte-spese da 201.271 imputato alla Lega, il suo partito d’origine, sia di quello da 15.134 a carico del Gruppo misto, dove lo stesso Ballaman ha traslocato a metà del guado della legislatura 2008-2013, proprio in conseguenza dello scandalo “auto blu” e della caduta dallo scranno più alto di piazza Oberdan.

Chiude la lista dei 22, con la proposta di patteggiamento che riporta la pena in assoluto più bassa (due mesi da una pena base di quattro) in quanto corrispondente all’ipotesi di reato meno grave (l’eventuale favoreggiamento), Matteo Caldieraro, cioè il “tour operator” dal quale lo stesso Ballaman, così dicono le ricostruzioni dell’inchiesta coordinata dal pm Frezza, si è rifornito di biglietti aerei. Biglietti che formalmente - ai fini del rimborso della Regione al suo consigliere - erano per viaggi in business class, ma che sostanzialmente poi diventavano - ai fini del pagamento effettivo del consigliere - normalissimi ticket di classe economica. (pi.ra.)

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