È operativo il Cup nelle farmacie isontine per prenotare esami specialistici e visite

GORIZIA «Siamo operativi. Nelle farmacie isontine è ora possibile prenotare gli esami e le visite specialistiche». Lo dice, giustamente, con un pizzico d’orgoglio il presidente di Federmarma Gorizia, Pierpaolo Marzini. Perché se ne parlava da vent’anni. Ma, per un motivo o per un altro, mai si era riusciti a condurre in porto un’iniziativa da sempre molto richiesta dai cittadini, soprattutto da quelli che risiedono nei paesi. Ora, però, si è voltata pagina. E sono apparsi anche dei cartelli che avvisano l’utenza di questa possibilità.
«Il primo giorno - ammette Marzini - c’è stato un po’ di comprensibile disorientamento fra i colleghi, visto che si trattava di una novità assoluta per la nostra categoria. Qualcuno ha iniziato ad operare più proficuamente, qualcun altro si è scontrato con qualche agenda chiusa. Ma il bilancio è buono, soprattutto in quelle località dell’Isontino che sono più lontane, fisicamente, dai Cup degli ospedali».
Peraltro, domani è stato programmato un incontro informativo, aperto agli addetti ai lavori, per fare il punto della situazione e selezionare le criticità che si sono presentate. «Poi, le affronteremo assieme alla neonata Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina per risolverle. Ad esempio, a causa del cambiamento dell’Azienda da Aas 2 ad Asugi, oggi, non possiamo incassare perché c’è ancora l’Iban vecchio. Anche questa problematica, però, sarà superata».
L’attivazione del servizio, molto richiesto dalla cittadinanza, fa seguito all’accordo firmato nell’agosto scorso tra l’allora Aas 2 e Federfarma Gorizia, Federfarma Udine e Assofarm «per l’attivazione delle funzioni di sportello Cup presso le farmacie convenzionate pubbliche e private». Sono stati effettuati dei corsi destinati ai farmacisti che, così, hanno potuto acquisire le competenze necessarie per gestire il Cup. Tutto ciò è avvenuto su base volontaria ma se si vuole puntare a un ruolo integrato della farmacia era ed è quantomeno consigliabile non lasciarsi sfuggire questa occasione. Finalmente, si è parificata la nostra situazione al resto della regione.
Perché è importante un Cup in farmacia? «Perché assistiamo a un aumento dell’età media della popolazione. Parallelamente sono in crescita le patologie. Aumentano anche le esigenze dei pazienti. In più, i nuovi canoni occidentali sono quelli di cercare di curare a casa i pazienti, procedendo con una deospedalizzazione. Dare la possibilità ai cittadini di effettuare le prenotazioni nelle farmacie è importante. E lo è soprattutto nei paesi, che sono più lontani agli ospedali», ripete oggi Marzini. Che sottolinea un concetto a lui caro: far diventare sempre più la farmacia «il primo presidio sul territorio». —
Riproduzione riservata © Il Piccolo