È morto Tombacco anima degli Alberoni Staranzano è in lutto

Oggi l’ultimo saluto nel duomo della città di origine Oderzo dove ci sarà anche una delegazione del Comune bisiaco
Bonaventura Monfalcone-14.07.2018 Nuova Darsena-Punta Barene-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-14.07.2018 Nuova Darsena-Punta Barene-Staranzano-foto di Katia Bonaventura

STARANZANO

Sconcerto e dolore ha destato l’improvvisa scomparsa dell’imprenditore Massimo Tombacco, 57 anni, di Oderzo (in provincia di Treviso), da sempre a Staranzano per curare l’Azienda di famiglia, la gestione dei terreni e del noto ristorante degli Alberoni. Una presenza sul territorio da oltre mezzo secolo, essendo subentrato prima alla scomparsa di suo padre e poi a suo zio.

La notizia della sua morte si è diffusa mercoledì sera in un baleno con un repentino passaparola, dopo che la famiglia aveva deciso di esporre le epigrafi anche a Staranzano, essendo molto conosciuto. Il sindaco Riccardo Marchesan, dopo aver appreso la notizia, ha inviato subito un telegramma di condoglianze alla moglie Francesca e alle figlie Martina, Giovanna e Fiammetta. Per dimostrare ancora di più la vicinanza dell’amministrazione alla famiglia, Marchesan si recherà oggi con una delegazione del Comune a Oderzo per partecipare ai funerali che si svolgeranno alle 10. 30 nel Duomo della cittadina veneta.

«Abbiamo espresso subito il nostro dolore alla moglie Francesca e alle figlie per la scomparsa del loro caro – ha detto Marchesan – e faremo il possibile per partecipare alla cerimonia e portare l’estremo saluto. Tombacco è stato importante per Staranzano. La sua azienda è da una vita che si trova nel nostro paese. È vero che negli ultimi tempi lottava contro la malattia – aggiunge Marchesan – ma a metà luglio l’abbiamo visto con piacere all’inaugurazione della darsena a Punta Barene». Costretto a utilizzare negli spostamenti la carrozzina, per dimostrare la sua forza di volontà nel combattere il difficile momento, indossava una polo con la scritta a caratteri cubitali “Barcollo ma non mollo”.

In tutti questi anni si è speso per il decollo dell’area costiera, spingendo il Comune che non poteva fare subito e di più per mancanza di fondi. Negli ultimi anni è stato sempre a stretto contatto con l’amministrazione comunale, dichiarandosi disponibile a risolvere alcuni problemi a sulle aree di sua proprietà in prossimità del Lido di Staranzano e di alcuni tratti della pista ciclopedonale che costeggia l’argine. Tutte zone inserite dalla Regione nella Riserva naturale della Foce Isonzo. —



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