È morto Paolo Gratton indiscusso “signor Ford” fondatore del Museo

Paolo Gratton, decano dei titolari delle concessionarie d’auto e appassionato delle quattro ruote in generale, soprattutto storiche, è morto all’età di 92 anni. È stato lo storico fondatore della concessionaria Ford della città, capace di attirare acquirenti da tutto il Friuli Venezia Giulia.
Intere generazioni di goriziani ricordano ancora l’impatto che aveva suscitato nella popolazione l’entrata nel nostro mercato di questo famoso marchio americano che ha segnato un’epoca. Immediatamente aveva preso piede l’interesse e l’entusiasmo per la novità delle autovetture, incontrando sin dall’inizio una forte rispondenza da parte degli acquirenti. Rimangono indimenticabili i tempi di quando, per le principali vie della città, circolava quasi quotidianamente una vecchia autovettura Ford modello T dei primi ’900 che reclamizzava, in microfoni installati sulla stessa, la promozione e la vendita delle auto. Essa terminava immancabilmente con la celebre frase «C’è sempre una Ford nel vostro futuro». Era una campagna promozionale ben architettata che ha lasciato una forte impronta nel contesto commerciale della città. E tanti ancora la ricordano nitidamente.
Il numero degli acquirenti non era solo circoscritto a Gorizia. Alla concessionaria di via Aquileia arrivavano clienti da tutta la provincia, nonché da tutto il territorio circostante. La scelta delle auto si stava gradatamente allargando con la novità della popolare Fiesta che, continuando con le vetture di media cilindrata come l’Anglia e la Taunus, arrivava fino alla grande vettura tipo presidenziale della Granada. Gratton è stato fondatore anche del meraviglioso Museo Ford ubicato sullo Stradone della Mainizza. Una rassegna espositiva di grande interesse storico che, oltre alla ricostruzione della linea di montaggio della Ford T (la prima ad essere costruita con questa tecnica nel nostro Paese, 11 in totale le vetture presenti tra telai e carrozzerie più o meno complete), trovano collocazione anche molte case automobilistiche europee, tra cui la Fiat. Ma il museo è ricco anche di altro. Conta una vasta esposizione di poderosi automezzi militari della Seconda guerra mondiale, mezzi capaci di fare ancora sognare i tanti ragazzi di allora che li hanno visti in azione e che hanno potuto pure salire a bordo, sedersi e toccare il volante vivendo un’irresistibile emozione. Oltremodo importante è pure l’esposizione dei tanti strumenti legati al mondo dell’informazione, stazioni-radio e telescriventi e altra oggettistica di settore. Quello della Mainizza è un museo di alto valore che si colloca tutt’ora tra le mete più richieste a fronte di competizioni sportive amatoriali come la manifestazione di questa primavera che ha visto convergere nell’area un ampia presenza di appassionati Ferrari provenienti da Italia, Slovenia e Austria.
Con il decesso di Gratton, la città perde una persona di alto spessore che, con il suo ingegno, la sua preparazione e la sua passione ha reso grande l’automobilismo nella nostra città. La data del funerale non è stata ancora stabilità. –
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