È morto a Gallarate padre Bressan per sospetto Covid

Era l’ultimo parroco gesuita al Sacro cuore  A Gorizia è rimasto dal 1993 al 2009 

il lutto

Emilio Danelon

È deceduto, per sospetto coronavirus, nell’infermeria di Gallarate all’età di 80 anni padre Antonio Bressan. È stato l’ultimo parroco gesuita del Sacro Cuore. È rimasto a Gorizia dal 1993 al 2009. La tragica notizia si è sparsa immediatamente tra i parrocchiani, tanto era stimato e benvoluto.

Nativo delle provincia di Rovigo, sin da giovane era entrato nel seminario del capoluogo. Per prepararsi adeguatamente all’ordinazione sacerdotale, aveva frequentato un “mese ignaziano” nella casa dei gesuiti di Bassano del Grappa. Era stato, quindi, ordinato sacerdote il 28 giugno 1964 nella stessa chiesa del seminario di Rovigo.

Aveva iniziato la sua missione pastorale nella città di Adria, dove era stato preposto alla formazione dei gruppi giovanili. Dopo circa quattro anni, gli era stata affidata la parrocchia di Fratta Polesine. Proprio in questo periodo aveva maturato la vocazione di entrare nella Compagnia di Gesù. Da qui l’inizio di ulteriori tredici anni di studio per frequentare le facoltà di filosofia, teologia e teologia biblica. Una volta ultimati gli studi, veniva nominato responsabile del Centro di formazione “Leone XIII” di Milano. Dopo circa sette anni di proficuo ministero, veniva nuovamente trasferito come parroco del Sacro Cuore nella nostra città, con l’incarico altresì di responsabile diocesano dell’Apostolato di preghiera. Il suo ultimo trasferimento lo ha portato a Cagliari come assistente dei laici missionari di Madre Teresa.

Un ministero il suo che, negli oltre sedici anni di permanenza a Gorizia (ovvero dal 1993 al 2009), lo ha visto tenere sempre stretti contatti con i suoi parrocchiani. Contatti, soprattutto in occasione di compleanni o di speciali ricorrenze, che sono opportunamente continuati per telefono o e-mail anche dopo il suo trasferimento lontano dalla nostra città. È stato un gesuita che è rimasto fino all’ultimo fedele interprete delle idealità ignaziane, vissute con profonda condivisione di fede e arricchite da una fervente devozione mariana che lo hanno accompagnato lungo il cammino della sua feconda missione di padre e pastore. —

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