È morta Raffaella Carrà, volto dello spettacolo italiano che fece cantare il nome di Trieste in tutto il mondo

15/09/2008 PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA DI RAI UNO CARRAMBA! CHE FORTUNA NELLA FOTO RAFFAELLA CARRA' ¸
15/09/2008 PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA DI RAI UNO CARRAMBA! CHE FORTUNA NELLA FOTO RAFFAELLA CARRA' ¸

TRIESTE Raffaella Carrà si è spenta alle ore 16.20 di oggi, 5 luglio, all’età di 78 anni, dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia. Una forza inarrestabile la sua, che l'ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all'ultimo non l'ha mai abbandonata, facendo sì che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L'ennesimo gesto d'amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l'affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei.

Trieste non potrà che portare un affettuoso ricordo di questa straordinaria donna di spettacolo, che con il suo celebre pezzo “Tanti auguri” (Boncompagni-Pace-Ormi) del 1978 fece cantare a tutto il mondo “Com’è bello far l’amore da Trieste in giù”. A lungo la scelta di Trieste fu ritenuta il frutto di ragioni metriche, più che della volontà di riferirsi proprio al capoluogo giuliano, ciononostante divenne da subito l’associazione immediata per chiunque senta nominare la città. Tre anni fa, però, il cantautore Lorenzo Pilat svelò all’emittente Telequattro che l’idea di usare il nome della sua città per la canzone veniva da un suggerimento da lui dato a Daniele Pace, suo amico e uno degli autori del pezzo: fu trovato suonar bene e così piazza Unità finì sulla bocca di tutto il mondo.

Donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicità, non aveva avuto figli ma di figli - diceva sempre lei - ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad «Amore», il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore. Le esequie saranno definite a breve. Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un'urna per contenere le sue ceneri.

«Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». Con queste parole Sergio Iapino dà il triste annuncio unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.

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