E Melania diffida i pasticceri sloveni: «No al mio nome per la vostra torta»

SEVNICA «Galeotta fu la torta e chi la cucinò e da quel giorno più non ne mangiammo avante». Ci scuserà il Divino poeta per averlo scomodato e parafrasato, ma la torta, o meglio il nome che porta, merita un alto lignaggio. Stiamo parlando della “Torta Melania” dedicata a Melania Trump, la prossima First lady americana. E fin qui non ci sarebbe nulla da ridire. Di pietanze e torte che portano nomi “famosi” ne abbiamo a iosa. Napoli ha dedicato la pizza Margherita alla regina, l’Austria-Ungheria ha chiamato Esterhazy una deliziosa ricetta per torta dedicata al omonimo principe Anton. Per non dimenticare il filetto Chateaubriand o la stessa besciamella che prende il nome dal mecenate francese Luis de Bechameil. Ma la futura First lady ha detto “no” fermando sul nascere l’iniziativa della pasticceria Julija di Svenica (paese natale di Melania Trump) e Trebinje.

A dare la luttuosa notizia a buongustai che d’oltreoceano avevano già iniziato a degustare la squisita prelibatezza è stato l’avvocato in Slovenia della signora Trump, Nataša Pirc Musar il cui “anatema” legale è stato pubblicato sulle colonne del quotidiano Dnevnik di Lubiana. «Stiamo vigilando - scrive la legale - su quanto sta succedendo relativamente all’uso del nome e dell’immagine della futura first lady americana nella denominazione di cibi».
Precisando altresì che l’uso del nome e dell’immagine di una persona a scopo commerciale può avvenire «solamente con l’autorizzazione della stessa senza distinzione tipologica alcuna». «Desidereremmo che i singoli imprenditori si rendessero conto - prosegue la missiva - che utilizzando il suo nome per la denominazione di cibi o pietanze violano i suoi diritti personali, il suo diritto all’onore, il suo buon nome e dignità». «Nessun nome o immagine - conclude l’avvocato di Melania - dovrebbe diventare l’oggetto di uno sfruttamento finanziario sconveniente». Alla fine la legale fa anche notare che il nome Trump o Melania Trump sono marchi depositati.
In Slovenia, oltre alla torta del suo paese natale, sono già spuntate le classiche “palacinke Melania” e anche una composta di frutta. Peccato, perché la torta Melania oltre a essere un’astuta iniziativa commerciale è anche molto buona. È fatta, spiegano al Dnevnik da Sevnica, con cioccolato bianco visto che la futura first lady ama molto indossare vestiti bianchi. È ripiena di mandorle e coperta con caramello dorato visto il ruolo di grande prestigio che la più famosa concittadina rivestirà in futuro. La notizia ha subito fatto il giro del mondo e per avere notizie su di essa hanno telefonato a Sevnica anche dalla Nbc statunitense.
«Proprio non immaginavamo che il nostro dolce avrebbe avuto un tale successo e una simile fama - spiega ancora al Dnevnik, Nuša Vidmar la proprietaria della pasticceria che ha creato la torta - l’abbiamo inventata perché siamo fieri di Melania Trump e per questo abbiamo pensato di dedicarle qualche cosa di bello e buono vista la fama che lei ha elargito al suo Paese natale». «Se Melania - conclude - dovesse decidere che la torta la offende allora finiremo di . produrla». Peccato perché sono già a frotte i turisti che statunitensi che arrivano a Sevnica per vedere dove è nata la prossima inquilina della Casa Bianca e assaporare anche la torta che le è stata dedicata.
E pensare che solo l’aprile scorso in Russia, come fa notare il Dnevnik, durante la fase della cosiddetta nuova “guerra fredda” tra Casa Bianca e Cremlino, a Mosca è spuntato il gelato “Obamcek” (piccolo Obama) che era una sorta di nostro “ricoperto” ed era avvolto in una stagnola che aveva l’immagine di un piccolo bambino nero con un orecchino. Lui, il più famoso Barack, non ha mai commentato in pubblico la notizia e senza grossi clamori, dopo circa un mese, il gelato è stato tolto dalla produzione sostenendo che si era trattata di un “serie limitata”. Un altro esempio di come siano cambiati i tempi alla Casa Bianca.
Da notare che l’Ufficio della Slovenia per la proprietà intellettuale ha comunicato che il solo nome di battesimo (come per l’appunto avviene nel caso della contestata torta) non è garantito come diritto d’autore, ma lo può diventare se questo viene utilizzato come nome di una marca. In altre parole se il nome è registrato come marchio questo non può essere utilizzato per tipologia e merci di prodotti per il quale lo stesso marchio è stato registrato.
La parola sulla torta Melania ora rischia di diventare l’oggetto di una disputa legale internazionale e, quindi, la prospettiva di poter un giorno gustare il prelibato dolce passa inesorabilmente nelle mani degli avvocati e nella eventuale sentenza emessa da un giudice.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo