È malato ma lavora dal concorrente

Anche se sofferente per un terribile mal di schiena è andato a lavorare. A suo modo è uno stakanovista. Solo che ha preso due paghe. Una regolare e l’altra in nero e da un altro datore di lavoro.
È finito nei guai per truffa Mirco B, 29 anni, gelataio. A denunciarlo sono stati i carabinieri di via Hermet e l’ispettorato del lavoro. Lo hanno trovato dietro al bancone della gelateria Giacomino a San Giacomo. Serviva, nonostante le sue condizioni certificate da un medico, coni e coppette. Nei guai è finito anche il titolare del locale nei confronti del quale i militari hanno disposto il provvedimento amministrativo della sospensione dell’attività imprenditoriale per aver impiegato personale non risultante dalla documentazione obbligatoria. Violazione che lo stesso titolare ha sanato con il pagamento della sanzione di 1500 euro.
A smascherare il gelataio che lavorava in nero a quanto pare sono stati alcuni clienti. Che lo hanno riconosciuto. Poi ne hanno parlato con Ornella Viti, titolare della gelateria di viale Gessi dove Mirco B. era stato assunto nello scorso mese di aprile con un contratto stagionale. Racconta: «Ha lavorato meno di un mese e poi ha fatto inviare un certificato medico». In pratica, secondo la diagnosi Mirco B. era affetto da una patologia che gli impediva di lavorare. Appunto una forma di mal di schiena che non gli dava pace. Così, per la verità, si credeva. Perché - come hanno accertato i carabinieri - dopo qualche giorno di inattività, Mirco B. è andato dal titolare della gelateria di San Giacomo. E non ha avuto troppa difficoltà nel riprendere in mano il cucchiaio per servire coni e coppette al banco. Allo stipendio vero e proprio così ha aggiunto un’altra paga.
Dice ancora Ornella Viti: «Quando il caso è esploso, ovviamente si è presentato nel mio locale e ha consegnato un foglio con le dimissioni. Guadagnava 1200 euro. Non credo che abbia preso meno in quell’altra gelateria.
Ovviamente questo gesto tardivo non è bastato. Perché come detto a carico di Mirco B. è scattata una denuncia per truffa aggravata. Inoltre sono in corso inevitabili accertamenti sulla documentazione attestante lo stato precario di salute. Ai carabinieri (e non solo) pare singolare che all’improvviso il giovane sia guarito andando di conseguenza a lavorare nel locale di San Giacomo. Per farla breve durante tutto il periodo della malattia ovviamente ritenuta finta, Mirco B. ha incassato non meno di 2mila 400 euro al mese. Alla faccia del mal di schiena. (c.b.)
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