E l’orso polare per tenersi in forma mangia ogni giorno 2 chili di grassi

Nella dieta del predatore artico compaiono soprattutto foche ma anche trichechi e beluga. Specie però sempre più a rischio 

il caso

L’orso polare, il predatore al vertice dell’ecosistema artico, è il più carnivoro tra tutte le specie di orsi. Mediamente, per mantenersi in salute, un esemplare assume ben due chilogrammi di grasso al giorno. La sua dieta è infatti composta perlopiù da foche, carne ad alto contenuto di calorie e, appunto, grassi.

Visto che i mesi senza cibo possono essere anche più di quattro, è nel periodo più caldo, cioè tra la fine di aprile e la fine di luglio, che l’orso polare immagazzina le riserve di nutrienti per resistere al meglio al freddo invernale. La stagione estiva è la migliore per effettuare la caccia visto che i ghiacci - a causa delle temperature in aumento, ma anche dei cambiamenti climatici in atto - sono parzialmente sciolti e, in più punti, presentano buche e crepe. Le prede, nel momento in cui hanno bisogno di prendere aria, emergono dall’acqua ed è allora che l’orso le afferra. Il predatore si ciba prevalentemente di foche, ma anche di altri focidi, trichechi e beluga.

Nel mondo ci sono tra i 22 e i 31 mila orsi polari, il 60% dei quali vive in Canada. Ma, a causa del surriscaldamento globale, la loro esistenza è compromessa: habitat che va scomparendo, periodi di freddo sempre più brevi, sfruttamento della terra per estrarre il petrolio. Nello Stato canadese la specie è a rischio, negli Usa è minacciata, mentre altrove - Groenlandia, Danimarca, Norvegia - è vulnerabile. I ghiacciai estivi, fondamentali per cacciare, potrebbero essere scomparsi entro il 2040. —

N.C.

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