E l’Istria anticipa la “caccia” ai tartufi

Gli operatori chiedono che l’avvio della stagione venga anticipato al primo settembre

PINGUENTE. Si avvicina la stagione dei tartufi e i raccoglitori iscritti all’associazione Istra chiedono delle importanti novità circa il regime della raccolta nel Bosco di San Marco ai piedi di Montona. Chiedono in primis che la raccolta del tartufo bianco, quello più pregiato (Tuber magnatum pico), sia anticipata di 15 giorni e inizi il primo settembre. In questo modo si faciliterebbero i controlli da parte dell’Azienda forestale.

Un’altra richiesta riguarda la possibilità di usare più cani. Al momento ogni raccoglitore può portare in bosco solo un cane addestrato e uno in fase di addestramento. Altra richiesta: che sia revocata la proibizione sulla raccolta notturna, tra le 23 e le sei del mattino in quanto la maggioranza dei raccoglitori di giorno lavora per cui può dedicarsi ai tartufi solo nelle ore notturne.

Appare evidente che i raccoglitori vogliano l’eliminazione di certi paletti e maggior libertà di movimento. Si attende ora la risposta da parte della direzione dell’Azienda forestale e del Ministero per la tutela dell’ambiente e della natura. Si ha l’impressione che i tartufai stiano comunque facendo i conti senza l’oste, ossia i tartufi stessi che negli ultimi anni scarseggiano.

Si parla di un raccolto complessivo di 5 tonnellate all’anno in Istria, anche se è molto difficile quantificare con maggior precisione per un discorso di tasse e canali clandestini di piazzamento.

È un segreto di Pulcinella che la maggior parte del prelibato fungo finisce sul mercato italiano, sia per vie legali che illegali. Va detto che per la raccolta si deve disporre del permesso rilasciato dall’azienda forestale. Il costo del permesso giornaliero è di 13 euro, quello settimanale di 40 euro, quello mensile di 67 euro e per quello stagionale di 130 euro. Per i trasgressori sono previste multe fino a mille euro. Agli abitanti delle aree montane è consentita la raccolta gratis ma solo a uso personale. In ogni caso devono farsi rilasciare il permesso, seppur senza alcun pagamento. Intanto a Pinguente si è generato a un grande interesse per il corso di abilitazione per raccoglitori commerciali di tartufi e di funghi aerei, organizzato dall’Università aperta “Augustin Vivoda”.

Le richieste sono numerose. Le iscrizioni rimarrano aperte fino al 25 agosto. Il corso consiste in un seminario strutturato in lezioni pratiche nel bosco impartite dagli esperti. Il costo è di 60 euro per i funghi normali e di 120 euro per i tartufi. (p.r.)

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