E l’ex titolare De Marchi sbarca nel nuovo covo dei golosi Harry’s

la novitàIn genere un laboratorio dedito alla produzione di dolci nasce contestualmente alla pasticceria per la quale lavora. Sembra lapalissiano, ma in questo caso non lo è. Oggi pomeriggio, all’ango...
Lasorte Trieste 10/10/18 - Harry's Pasticceria
Lasorte Trieste 10/10/18 - Harry's Pasticceria

la novità



In genere un laboratorio dedito alla produzione di dolci nasce contestualmente alla pasticceria per la quale lavora. Sembra lapalissiano, ma in questo caso non lo è. Oggi pomeriggio, all’angolo tra via Diaz e largo dello Squero Vecchio, al pianterreno dell’albergo “Vis-à-vis”, apre la pasticceria Harry’s, che porta lo stesso nome del ristorante dell’hotel Duchi d’Aosta. Non è certo una coincidenza, come vedremo. E comunque chi tra le 17.30 e le 18.30 passerà da quelle parti, potrà assaggiare una fetta di “Torta Barcolana”, pensata ed eseguita dal maestro pasticcere Antonio Tufano, di origine salernitana ma di curriculum nazionale.

Qual è la novità? In realtà le novità sono due. Una è di carattere commerciale e strutturale: la vecchia sala conferenze del “Vis-à-vis” è stata trasformata in pasticceria. Dai convegni ai bignè, dalle parole ai macarons, dai microfoni ai cannoli. A prima vista, cambio in meglio. Progetto, design, scelta dei materiali a cura di Rossella Gerbini, che in questo piccolo ma delicato lavoro è stata coadiuvata da Anna Monaco, Giada Auber, Massimiliano Fittipaldi.

Dietro il banco un’antica conoscenza della dolceria triestina, Cristina De Marchi, che l’utenza di “Pirona” ricorderà in prima linea nella gestione dell’offelleria in largo Barriera Vecchia.

Seconda novità: vetrine e scaffali di Harry’s sono approvvigionati da un laboratorio - adesso riesce meglio comprensibile la battuta iniziale - situato in via della Pescheria, nel cuore di Cavana, a pochi passi dal “Vis-à-vis”. Finora aveva provveduto alle colazioni e ai dessert del ristorante Harry’s e del Riviera, entrambi gestiti dalla famiglia Benvenuti. Che fa tris - si chiude il cerchio - con il “Vis-à-vis”.

Alex Benvenuti osserva con soddisfazione quello che lui chiama il “cammeo”, ovvero la neonata pasticceria: «I dolci destinati ai due alberghi erano così buoni, che ci siamo detti perchè non ampliare il novero dei fortunati fuori dalla clientela di hotel».

La denominazione “Harry’s” consente una rapida identificazione tra ristorazione e dolcerie. La sequenza logistica è molto semplice: i prodotti, sfornati in via della Pescheria, vengono inseriti in appositi contenitori termici e accompagnati a destinazione. Ieri pomeriggio, nel suo antro, il maestro Tufano era intento a preparare cioccolatini, che andranno a guarnire la Torta Barcolana.

In una città che vanta alcune buone pasticcerie ma non così numerose, secondo Benvenuti c’è spazio per la sua creatura. Tanto per cominciare, non preparerà solo dolci tipici della tradizione triestina e nazionale, ma amplierà la gamma a idee più recenti, che l’imprenditore alberghiero definisce con un artistico “contemporanee”. Sì ai presnitz e alle putizze, si alla rigojanci, ma avanti con nuove proposte. E con le specialità tricolori: «A Pasqua avremo anche la pastiera», preannuncia Tufano.

Perchè Benvenuti ha in mente un marketing articolato. Giusto attingere al fruitore autoctono, ma, in considerazione della milizia alberghiera, perchè non puntare anche sul viandante con una dolce proposta “souvenir” che lo scorti sulla via del ritorno? Poi c’è la modalità operativa: la pasticceria sarà aperta dal martedì alla domenica mattina, ma l’aggancio organizzativo con il ristorante permetterà di allargarne l’operatività sette-su-sette. Sei di partenza il lunedì o il lunedì sera hai una cena alla quale desideri conferire un dessert di fascia alta? Le serrande abbassate della pasticceria non spaventeranno, basterà attraversare la strada. —



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