E l’assessore preannuncia querela

Rovis contrattacca. Bucci rivendica il successo della mortadella ai crocieristi
Paolo Rovis
Paolo Rovis
TRIESTE «Domani mattina andrò dall’avvocato, mentre a Boniciolli consiglio di andare da un medico». Questa la replica dell’assessore allo sviluppo economico Paolo Rovis alle accuse lanciate dal presidente dell’Auhority Claudio Boniciolli all’atto della privatizzazione di Trieste terminal passeggeri. Annunciando che presenterà una querela contro Boniciolli, Rovis ha ricordato di aver sempre sostenuto la causa della privatizzazione, «mentre chi l’ha ritardata è stato lui». «Boniciolli - ha contrattaccato Rovis - parla di comportamenti che configurano dei reati che non stanno né in cielo, né in terra. Alcune persone, raggiunta una certa età, farebbero bene a considerare che non sono più adatte a certi ruoli».


E il consigliere regionale del Pdl Maurizio Bucci ha definito quelle di Boniciolli «dichiarazioni imbarazzanti e mendaci». «Il presidente dichiara di essere stato da me ostaggiato per la privatizzazione di Ttp - continua Bucci - mentre io ho sempre esortato, spinto e sollecitato l’Autorità portuale a privatizzare la società». Il consigliere del Pdl aggiunge poi che anche grazie ai fuochi d’artificio e alla mortadella «lo scalo triestino prima del suo arrivo poteva contare su 54 navi da crociera delle più prestigiose compagnie mondiali, mentre il suo mandato ha prodotto il risultato di sole sei navi programmate per l’anno prossimo a differenza delle 83 di Capodistria». Ma Bucci si dice certo che la nuova cordata «grazie alla serietà dei partner finanziari, supportati dall’indiscussa professionalità di Costa crociere, saprà cancellare una delle pagine più buie e imbarazzanti del nostro scalo, mettendo in minoranza e in disparte chi ha prodotto il regresso». Questa la sua conclusione: «Le migliaia di crocieristi al suono della banda cittadina hanno degustato la mortadella, ma anche apprezzato il grana e le specialità enogastronomiche del nostro territorio, tutte offerte gratuitamente da privati, come accade in tutti gli scali turistici degni di questo nome. Una cosa però è certa: Boniciolli non mangerà il panettone in Autorità portuale».


«Mi meravigliano queste affermazioni di Boniciolli con il quale ho sempre mantenuto un rapporto corretto - la replica invece del vicesindaco e assessore al porto Gilberto Paris Lippi - se ha detto queste cose deve avere dei problemi veramente gravi. Voglio verificarle e mi muoverò di conseguenza. Non so se avergli portato l’americana Royal Caribbean, secondo player mondiale, sia privilegiare le offerte triestine. Di certo se devo scegliere tra i triestini e i veneziani scelgo i primi che tra l’altro mi danno anche da vivere. Aspettiamo dal prossimo presidente un’indagine sul perché in Autorità portuale Boniciolli abbia voluto invece circondarsi di veneziani. Frattanto visto che è certo che non verrà nominato, come saluto alla città poteva almeno scegliere un commiato più elegante».


«Diffido Boniciolli dall’affermare che io abbia sostenuto che bisogna privilegiare le offerte triestine - aggiunge il presidente dell’Aeroporto del Friuli Venezia Giulia, Sergio Dressi - non l’ho mai fatto e sono stato una sola volta da lui assieme a Royal Caribbean in un incontro svoltosi alla luce del sole. La stima sul valore di Ttp avrebbe dovuto affidarla a esperti del Tribunale e non a consulenti privati. In questo modo ha impedito alle società pubbliche, com’è l’Aeroporto, di partecipare alla gara per non incorrere nei rilievi della Corte dei conti. Su Ttp abbiamo fatto una due diligence molto approfondita avendo la conferma incontrovertibile che l’unico introito certo della società per il momento sono i parcheggi sulle Rive». (s.m.)

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