È il polesano Skira l’autore delle luci del tunnel Eurasia

Per l’ingresso della struttura sottomarina il lighting designer col suo team ha vinto il concorso battendo 12 aziende europee
Uno scorcio del tunnel Eurasia (foto da glasistre.hr)
Uno scorcio del tunnel Eurasia (foto da glasistre.hr)

POLA. C'è anche un team di istriani tra gli autori del grandioso tunnel intercontinentale sottomarino Eurasia che sarà inaugurato il 20 dicembre, alla presenza di autorità di livello mondiale. La galleria lunga 15 chilometri, dei quali 3,4 sotto il livello del mare alla profondità di 25 metri, attraversa lo stretto del Bosforo collegando la sponda europea di Istanbul con quella asiatica.

Ebbene Dean Skira e i suoi collaboratori Dino Krizmanic ,Leonid Zuban e Berislav Medic hanno firmato il progetto delle luci d'ingresso dopo aver vinto la gara d'appalto internazionale battendo 12 grandi aziende europee specializzate nel campo.

La carta vincente si è rivelata essere il miscuglio tra tradizione e innovazione, praticamente un'illuminazione architettonica decorativa ispirata ai motivi tradizionali della cultura turca. Il team istriano ha offerto un progetto che ha unito la migliore tecnologia dell'illuminazione al simbolismo della cultura islamica tradizionale. In questo senso l'accento è stato posto sui popolari talismani della “Mano di Fatima” e dell'”Occhio azzurro” rivisitati in chiave moderna e trasformati semplicemente in luce.

E la scelta dei colori è in linea: un azzurro mistico e un etereo bianco latte che vanno anche a braccetto con il mondo degli abissi marini. «Con le tonalità bianche e azzurre abbiamo voluto creare una sensazione di trasparenza - spiega Skira - poi all'interno del tunnel si alternano vari livelli di intensità della luce in tre varianti di fasce luminose intrecciate».

Quello di Dean Skira dunque è un nome sempre più noto nel suo campo a livello mondiale. La sua azienda opera con successo nel comparto del design della luce ed ha realizzato finora numerosi progetti in tutta Europa, dall'Italia alla Russia.

A Pola ha firmato il progetto dei Giganti illuminati, ossia delle gru del Cantiere Scoglio Olivi trasformate da grige e inespressive strutture metalliche in oggetti d'arte o sculture in movimento. Le gru illuminate sono otto e hanno un'altezza superiore ai cento metri. Su di esse sono stati fissati 46 riflettori Led della Phillips che pesano ciascuno 40 chilogrammi e che dispongono di 64 pixel autonomi in grado di produrre 16mila combinazioni cromatiche e giochi di luce.

Ora è in fase di realizzazione un altro progetto: si tratta dell'illuminazione della grande rotonda nel rione di Siana a Pola.

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