È fuori pericolo la ventiduenne Caccia allo spacciatore di droga

La ragazza isontina, originaria di Monfalcone, resta in terapia intensiva a Udine Aperto un fascicolo contro ignoti per l’ipotesi di cessione di stupefacenti e lesioni



Risiede a Gradisca d’Isonzo da appena pochi mesi la 22enne isontina che ha lottato fra la vita e la morte in un letto del nosocomio di Udine per un sospetto caso di overdose mentre si trovava ospite in casa di una coppia di amici a Pasian di Prato.

Le condizioni della giovane stanno migliorando e i medici ieri sera l’hanno giudicata fuori pericolo. È questo uno degli scarni particolari emersi sulla drammatica vicenda, sulla quale è calata una spessa e comprensibile coltre di privacy e di silenzioso, quanto delicato, lavoro da parte degli inquirenti.

Ricevuta l’informativa nella tarda mattina di ieri, la Procura di Udine ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per le ipotesi di reato di cessione di sostanze stupefacenti e di lesioni, come conseguenza di altro reato (la cessione di stupefacenti, appunto).

«L’indagine è appena iniziata – ha detto il procuratore, Antonio De Nicolo – e punta innanzitutto a identificare la persona che ha dato la dose alla ragazza».

Il fascicolo è stato assegnato alla pm Lucia Terzariol. A indagare sono i carabinieri della Compagnia di Udine. Nella loro perquisizione dell’abitazione di Pasian di Prato, i militari non avevano rinvenuto la presenza di sostanze stupefacenti. Si cerca insomma di comprendere se la ragazza abbia trascorso quelle ore da sola o se ci fosse qualcuno con lei. E se quel qualcuno abbia delle responsabilità.

A quanto si apprende, la giovane è originaria di Monfalcone e risiederebbe a Gradisca solo da qualche tempo. Gli amici che la ospitavano l’hanno trovata domenica sera riversa sul divano della propria abitazione, priva di conoscenza. L’avevano lasciata sola per qualche ora e al rientro si sono trovati davanti una scena-choc: la propria amica esanime, incapace di reagire. La ragazza è stata soccorsa sul posto e quindi condotta d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dove è ricoverata in terapia intensiva.

Da subito il personale sanitario e gli inquirenti hanno ipotizzato che la 22enne avesse assunto dello stupefacente. Si tratta ora di comprendere quale. Un’indiscrezione, non confermata ma comunque trapelata in queste ore convulse, fa intendere che gli inquirenti non escludano l’abuso di qualche droga sintetica. Non sostanze tristemente “tradizionali” come l’eroina, dunque: quello stesso stupefacente che appena pochi mesi fa aveva stroncato nei bagni della stazione ferroviaria di Udine una 16enne di Palmanova. E a cui, come un incubo che riaffiora, è andato subito il pensiero domenica sera.

Se così fosse, si tratterebbe di uno “sballo” prodotto utilizzando sostanze chimiche artificiali. Una nuova, preoccupante tendenza approdata anche fra i giovanissimi del nostro Paese.

Profondamente colpita dalla notizia la prima cittadina di Gradisca d’Isonzo, Linda Tomasinsig. «Siamo rattristati e turbati. Non conosco le generalità della ragazza e dunque non ho potuto esprimere alla famiglia la nostra vicinanza – spiega – e la disponibilità a metterci per quanto possibile a disposizione. Dovesse arrivare una richiesta di aiuto, per quanto di nostra competenza ci saremo». –



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