È di un cinese di 17 anni il cadavere trovato in mare

Il ragazzo era arrivato in treno da Torino. Mistero sul motivo della sua presenza in città
Il ritrovamento del cadavere (Foto Lasorte)
Il ritrovamento del cadavere (Foto Lasorte)

Il cadavere trovato in mare l’altra mattina, in testa di molo davanti alla Stazione Marittima, è quello di un ragazzo cinese di appena 17 anni. Un giovane che era sparito misteriosamente lo scorso 19 dicembre da Torino, da dove era partito prendendo un treno diretto a Trieste senza un apparente motivo.
A dargli un nome - per ora ipotetico dal momento che negli abiti del corpo ripescato non c’erano documenti - sono stati i poliziotti della Mobile e della Marittima che proprio attraverso il biglietto ferroviario trovato in una tasca sono arrivati fino a Torino. E lì, nel corso di un controllo effettuato dai colleghi della Questura, hanno scoperto l’esistenza della denuncia di scomparsa di un ragazzo cinese. Denuncia che, da quanto appreso, era stata presentata dai familiari alla polizia del capoluogo piemontese.
Si è saputo anche che nella notte i familiari del giovane sono stati avvisati del ritrovamento e hanno riconosciuto l’abbigliamento che il giovane indossava: una giacca di pelle nera lucida, una felpa nera e dei jeans, tutti di marca. Nelle prossime ore, su disposizione del pm Cristina Bacer, il magistrato titolare delle indagini, gli investigatori della scientifica effettueranno la comparazione delle impronte digitali. Il medico legale Fulvio Costantinides effettuerà poi l’autopsia per verificarne le cause della morte.

Ripescato in mare il cadavere di un asiatico
Lasorte Trieste 12/01/15 - Molo Bersaglieri, Recupero Cadavere in Mare, Costantinides

Dal primo sopralluogo è emerso che il corpo non presentava segni di traumi e il processo di decomposizione non era ancora in fase avanzata, anche se era iniziato, probabilmente per la lunga permanenza in acqua, quello di saponificazione. Difficile, dunque, stabilire una data precisa del decesso, anche perché sulle stime gravano anche le condizioni atmosferiche.
Tra gli investigatori della Squadra mobile, a un certo punto, si è iniziato a parlare dell’annegato “di Capodanno” perché non è da escludere che il ragazzo sia scivolato in acqua proprio durante i festeggiamenti per l'anno nuovo.
Resta il mistero su alcuni particolari. Il primo riguarda il motivo per cui il giovane è arrivato fino a Trieste. Chi doveva incontrare? Per questo le indagini sul territorio puntano ora alla persona con la quale il giovane doveva eventualmente vedersi, persona che potrebbe fornire molte spiegazioni. Si tratta forse di un parente? Oppure il ragazzo era arrivato a Trieste semplicemente per festeggiare la fine dell'anno? C'era qualche motivazione diversa, magari la volontà di un gesto estremo in una città che potrebbe aver frequentato in passato?
Gli agenti non trascurano nessuna pista. Anche se le comunità asiatiche, in massima parte cinesi, che vivono in Italia risultano a dir poco molto riservate.
Il “buco” sul quale si indaga è quello che va dal 19 dicembre, giorno della scomparsa del giovane da Torino, fino al ritrovamento, o meglio fino ai giorni intorno a Capodanno, data in cui il medico legale ha presunto che il ragazzo sia morto per sospetto annegamento. Si è saputo anche che il giovane si era allontanato da Torino senza portare con sé il proprio cellulare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo