È caos sul nuovo Isee: la protesta delle famiglie
Isee, questo sconosciuto. Anzi, questo odiato e temuto. Stavolta sono le mamme triestine ad alzare la voce, perché il nuovo modulo richiesto continua a far penare molti genitori che temono di non riuscire a consegnare in tempo il documento utile per le iscrizioni a nidi e scuole d’infanzia.
Il Comune intanto, visto il caos generale, annuncia di valutare un’ulteriore proroga dei termini, fissati per ora al 31 marzo. Molti si sono affidati ai Caf, ma i tempi sono lunghi proprio per le numerose richieste di supporto pervenute. E su internet, nei gruppi di mamme online, monta la rabbia per l’ennesima complicazione burocratica richiesta alle famiglie. «Adesso ti domandano anche il numero delle scarpe per poter vedere dove sgarri – scrive Erika - questo primo anno di "esperimenti" vedrà poche persone ricevere aiuti, più di una mamma mi ha riferito che piuttosto che diventare matta dietro alle mille carte da portare, preferisce rinunciare». «Si diventa pazzi per fare una dichiarazione Isee che ora sembra la scalata dell’Everest burocratico - aggiunge Silvia - ero sul punto di mollare ma non demordo, mi presento al secondo appuntamento al Caf tra un mese, sperando di finire questo strazio».
Difficile per molti, in particolare, recuperare la giacenza media dei conti bancari, per non dire dei lunghi tempi di attesa negli uffici nei quali è possibile farsi aiutare nella compilazione. «Il Caf al quale mi sono rivolta mi ha dato appuntamento alla fine di marzo, perché tutti sono stracolmi – spiega Chiara - e mi hanno detto che probabilmente non sanno se avrò l'attestazione Isee entro il 31 marzo. Perciò direi che la scadenza andrebbe spostata più avanti, perché in questa situazione non hanno colpa i cittadini». «Vai al Caf e il Caf ti dice che la giacenza media annua deve calcolartela la banca. Vai alla banca e la banca ti dice che dev'essere il Caf a calcolarla – tuona Nicoletta - tra l'altro avrò l’appuntamento appena il 25 marzo».
Il termine ultimo è stabilito dunque al 31 marzo ma, vista la confusione generata dal nuovo modulo, il Comune di Trieste non esclude ulteriori proroghe a quelle già effettuate. «Nel caso dei servizi all’infanzia il modello Isee viene richiesto per gli asili nido – spiega l’assessore comunale all’Educazione Antonella Grim – perché va a determinare la precedenza o meno nelle liste di iscrizione. Se nel mese di marzo vedremo che ci saranno ancora criticità evidenti valuteremo la possibilità di differire ulteriormente la data della consegna, per venire incontro alle esigenze delle famiglie. Voglio precisare però – sottolinea - che già il termine del 31 marzo è frutto di una proroga e che quindi c’è ancora un mese di tempo per riuscire a completare le procedure richieste».
Il nuovo modello di Isee non riguarda solo gli asili, ma anche altri servizi legati al sociale. E anche in questo settore l’assessore comunale alle Politiche sociali annuncia una possibile proroga in caso di problemi evidenti. «Su richiesta del Governo inoltre stiamo predisponendo un elenco di eventuali disservizi da trasmettere – sottolinea infatti Laura Famulari - così hanno chiesto a tutti i Comuni. Immagino che prenderanno qualche provvedimento a livello nazionale».
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