Duino, Villaggio dei pescatori: diportisti “prigionieri”

Senza dragaggi la gran parte delle barche è legata alle maree: ore di attesa per uscire senza arenars. I problemi di manovra nei racconti dei diportisti

DUINO AURISINA

Il problema non pare risolto per i diportisti del Villaggio del Pescatore. I dragaggi che il Consorzio afferma di aver effettuato nel tratto del canale della Peschiera, non solo non ottengono i risultati sperati ma, per alcuni, forse hanno addirittura aggravato il problema. «Io ho proprio l'impressione che nel nostro tratto non ci abbiano messo mano - afferma Giuseppe Taverna diportista di Udine- anzi mi sembra che si siano accumulati dei mucchi di fango in fondo al terreno, probabilmente dovuti ai lavori di dragaggio nel canale principale». Taverna, domenica scorsa, si è trovato imbrogliato nel canale a causa di due imbarcazioni entrambe incagliate. Il diportista, provvisto di ecoscandaglio a bordo, ha un pescaggio di 1 metro e 70 ma non si sente tranquillo «proprio in questo momento sto partendo per una mini crociera, speriamo solo di riuscire a uscire». In effetti, la vita dei velisti al Villaggio si sta complicando, bisogna calcolare di uscire solo in alta marea, poi anche al rientro devono esserci le stesse condizioni e, considerando il ciclo delle maree, o vuol dire stare fuori come minimo 12 ore. Come non bastasse c'è chi afferma che neanche l'alta marea sia più una garanzia «lo scorso martedì rientrando al Villaggio, la marea era 10 cm al di sopra, siamo rimasti comunque incagliati per ben due volte».

Diportista veterano, il signor Baxius è presente al Villaggio dal 1992. «Non ho mai visto una situazione simile in tanti anni, non esco con la mia barca da due mesi oramai». Il signor Baxius è abituato ad uscire inverno ed estate ma ora la sua barca (pescaggio 1.80) è meglio non toccarla, proprio a causa di una brutta disavventura capitatagli in queste acque «'ultima volta che sono uscito mi sono incagliato, sono rimasto tutto il giorno ad attendere che passasse un motoscafo in grado di tirarmi fuori, la corda usata per trainarci si è spezzata due volte, abbiamo raschiato il fondale per molti metri». Baxius racconta che dal luglio 2009 al luglio 2010 al Villaggio sono stati eseguiti lavori di messa in sicurezza dei pontili e delle banchine, molte barche quindi sono rimaste ferme «e può darsi che questo abbia contribuito ad aumentare il deposito sui fondali». La netta sensazione, tra i diportisti, che il canale della Peschiera non sia stato interessato da nessun lavoro c'è. «Se lo scorso martedì, con la barca in cui mi trovavo che pescava 1.80, ci siamo comunque incagliati con più di 10 cm di marea, vuol dire che il fondo sarà stato al massimo 1.70, non 2 metri e mezzo», afferma Baxius. «So che il nostro "potere contrattuale" non equivale a quello dei grossi cantieri di Monfalcone ma si tratta solo di dragare poche decine di metri, un piccolo sforzo che ci però ci consentirebbe di riappropriarci di una nostra grande passione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:imbarcazioni

Riproduzione riservata © Il Piccolo