Duino termina il “lifting” ai sentieri

Quasi 35 chilometri di piste rurali sono state risistemate in sei mesi di lavori sotto la guida della Protezione civile
Di Ugo Salvini

DUINO AURISINA. Quasi 35 chilometri di piste rurali perfettamente rifatte e ora in grado di garantire il transito ai mezzi di soccorso antincendio. Questo il lavoro completato negli ultimi giorni sotto la direzione della Protezione civile regionale, nel territorio comunale di Duino Aurisina, dagli addetti della Be.Mo.Ter di Nimis, l’impresa a suo tempo vincitrice della gara d’appalto.

Un intervento che ha visto i tecnici della Protezione civile di Palmanova dedicare un intero anno alla progettazione, alla quale ha poi fatto seguito un intenso semestre «nel corso del quale - spiega il direttore dei lavori, Adriano Morettin - abbiamo provveduto a operazioni di disboscamento e di risistemazione del fondo dei sentieri». L’ultimo intervento del genere risale a più di cinque anni fa e la vegetazione nel frattempo è cresciuta fino al punto da rendere stretti e a tratti impraticabili le piste che attraversano il Comune di Duino Aurisina. «In alcuni punti - precisa Morettin - ci siamo trovati davanti a piste che a stento permettevano il passaggio di una persona a piedi, perciò gli addetti hanno dovuto dapprima eliminare la vegetazione in eccesso e poi sistemare il fondo rurale sul quale deve essere garantita la possibilità di transito ai mezzi antincendio».

L’intera operazione rientra nell'ambito del progetto predisposto dalla Protezione civile regionale intitolato “Interventi urgenti di Protezione civile, a salvaguardia della pubblica incolumità, minacciata dalle gravi situazioni di pericolo di incendio boschivo, mediante il ripristino e l’adeguamento funzionale della viabilità forestale nel territorio di Duino Aurisina”. «Abbiamo proceduto nei punti meno difficili al ritmo di 500 metri al giorno - riprende Morettin - ma in altri frangenti abbiamo dovuto rallentare parecchio a causa dello stato di alcuni tratti». Inizialmente il progetto prevedeva il ripristino di 26 chilometri, poi è stato necessario procedere a un adeguamento e sono stati curati altri 9 km di piste. In parallelo è cresciuto il costo dell’operazione: la Be.Mo.Ter si era aggiudicata la gara presentando un’offerta di 240mila euro, poi si è dovuto adeguare l’importo fino ad arrivare a 360mila, sempre al netto dell’Iva. Nel cantiere mobile hanno lavorato dai 4 agli 8 addetti al giorno: squadre di esperti stabilmente impegnati in interventi di questo tipo.

«Il lavoro andava assolutamente fatto - il commento del sindaco, Vladimir Kukanja - perché in questo caso si tratta di garantire gli interventi nel caso di incendi boschivi». Martedì prossimo lo stesso Kukanja parteciperà, assieme ai tecnici della Protezione civile, al sopralluogo che segnerà la conclusione dei lavori. A breve si procederà con un cantiere mobile dello stesso tipo nei territori del Comuni di Sgonico e Monrupino. «Fa piacere sapere - conclude Morettin - che i rappresentanti delle Comunelle locali si sono detti soddisfatti del lavoro portato a termine».

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