Duino, scontro Fi-Lega sulle telecamere pagate e non installate

Puntar, capogruppo dei berluscones, replica a Banco, assessore in quota Salvini: «La colpa è sua, non di altri»

DUINO AURISINA «Se un assessore attende più di un anno che si concretizzi un progetto che riguarda la sua principale delega, forse sarebbe meglio lavorasse di più invece di attendere». È la secca e piccata replica che Chiara Puntar - capogruppo di Forza Duino Aurisina, il principale partito della coalizione che sostiene il sindaco Daniela Pallotta in seno al Consiglio comunale di Duino Aurisina - indirizza all’assessore locale in quota Lega Valentina Banco dopo le esternazioni di quest’ultima sulla questione telecamere.

La stessa Banco, in effetti, aveva affermato pubblicamente che - nonostante i 450 mila euro già messi a disposizione dell’amministrazione di Duino Aurisina più di un anno fa dalla Regione, per la collocazione sul territorio di telecamere destinate alla vigilanza - «nulla è ancor stato fatto», aggiungendo che «gli uffici comunali predisposti all’avviamento e al completamento del relativo iter si stanno evidentemente occupando di altre partite».

«È incomprensibile – incalza Puntar – come l’assessore Banco cerchi di attribuire colpe ad altre parti dell’amministrazione o agli uffici, quando la responsabilità di questo tema è solo sua. Prima di cercare visibilità – sottolinea la capogruppo della locale emanazione di Forza Italia – Banco avrebbe fatto meglio a impegnarsi per raggiungere l’obiettivo che sembra le stia tanto a cuore. Agli uffici – prosegue la stessa Puntar – vanno dati chiari indirizzi affinché le attività procedano. È questo il ruolo degli assessori. Semmai – incalza la capogruppo dei “berluscones” – è il sindaco che dovrebbe ora chiedere conto all’assessore Banco del perché non si sia ancora raggiunto il risultato atteso, dopo aver ricevuto questo importante contributo dalla Regione, che ringraziamo ancora una volta. Forza Duino Aurisina e i suoi assessori – continua Puntar – sono sempre presenti negli uffici, conoscono le attività e comprendono i carichi di lavoro cui sono sottoposti i dipendenti, soprattutto in quest’anno molto complicato a causa dell’emergenza Covid. È con la concretezza del lavoro – conclude l’esponente azzurra – che si riescono a portare a casa risultati tangibili, perché sono la presenza in sede e il dialogo a contare davvero. Non basta presenziare alle inaugurazioni».—


 

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