Duino, presto nei cimiteri le luci votive a led

DUINO AURISINA. Il vecchio lumino dall'involucro in plastica rossa? Roba sorpassata: nei cimiteri di Duino Aurisina sono in arrivo nei prossimi mesi le luci votive a led. Rivoluzione nei camposanti della cittadina: le nuove lampade per il caro estinto garantiranno un'illuminazione continuativa e, allo stesso tempo, risparmio energetico, con buona pace per i nostalgici del lumino.
Fautore della virata tecnologica nell'area cimiteriale è l'assessore ai Servizi sul territorio Andrej Cunja, che annuncia la sostituzione delle lampade di vecchia generazione: «Stiamo cercando di implementare nei prossimi mesi un servizio di luci votive a led – spiega -, quindi a bassissimo consumo, per tutti i cimiteri del Comune. Gli impianti attualmente installati – precisa - risultano essere tutti obsoleti e in pessimo stato; inoltre i pezzi di ricambio, tra i quali le stesse lampadine, appaiono di difficile reperibilità. D'altro canto molti cittadini desiderano avere la luce perpetua sulle tombe dei propri cari, quindi l'amministrazione si è attivata per una soluzione che garantisca le loro legittime esigenze e che sia anche tecnologicamente al passo coi tempi». Dunque una soluzione suggerita dagli stessi residenti e che verrà accolta dall'amministrazione Kukanja, sensibile sul tema.
Sempre restando in argomento, recentemente l'ente locale, attraverso il servizio comunale competente, ha sanzionato per la somma di cento euro la ditta che gestisce l'appalto cimiteriale. Ciò per aver rilevato, come rende noto Cunja, «che il cancello del camposanto di Aurisina era rimasto aperto durante la notte». Un simile provvedimento peraltro è espressamente previsto nel capitolato vigente. «Non si è trattato – rimarca l'assessore – del primo episodio, quindi dai vari richiami verbali e scritti si è passati stavolta alla sanzione pecuniaria».
«Abbiamo ricevuto sia da parte di cittadini che da parte dei Carabinieri – conclude Cunja - più segnalazioni che riferivano di cancelli rimasti aperti fuori orario, anche in altri cimiteri, per esempio quello di Duino. Finora il servizio ha provveduto a contestazioni verbali e scritte, con l'ultimo caso si è passati alla sanzione pecuniaria, tra l'altro prevista dal capitolato d'appalto». Una sanzione insomma "dovuta", anche per scongiurare episodi certamente non nuovi sul territorio, come i furti di rame - l'oro rosso per i profanatori di tombe - e di vasellame o suppellettili funerarie di valore nei cimiteri. Tra quelli finiti nel mirino dei malintenzionati in passato c’era stato soprattutto quello di Duino, dove un vero raid aveva cagionato il danneggiamento di lapidi e statue.
Tiziana Carpinelli
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