Duino, prende forma la nuova variante del Piano regolatore

In commissione il documento urbanistico: tra gli interventi la riconversione di strutture (fienili ed ex stalle) nei centri storici
Il municipio di Duino Aurisina
Il municipio di Duino Aurisina

DUINO AURISINA. L'amministrazione di Duino Aurisina intende adottare una nuova variante, la numero 28, al Piano regolatore generale comunale e dare così un volto nuovo al territorio. Il provvedimento era nell'aria da tempo e se ne era parlato già lo scorso maggio, ma da allora nessuno più ha toccato l'argomento. Questa settimana, invece, il primo significativo passo in avanti, che dunque apre formalmente l'iter per l'approvazione del nuovo strumento urbanistico: la convocazione, mercoledì prossimo, della Seconda commissione consiliare permanente (Assetto e utilizzo del territorio), presieduta da Maurizio Rozza. Ordine del giorno, appunto, “Linee guida per la formulazione degli indirizzi alla Variante urbanistica numero 28 al Prgc”.

Ad anticipare per noi la questione, il vicesindaco e competente assessore Massimo Veronese: «A scanso di equivoci, non sottoporremo ai consiglieri un documento finito o in qualche modo già confezionato – esordisce -: in sede di Seconda commissione formulerò le mie prime proposte e traccerò il percorso da attuare, per arrivare alla stesura della delibera degli indirizzi, il primo step. La Variante generale di Duino Aurisina è piuttosto datata, risalendo al 2000, ed è esigenza molto sentita nella popolazione quella di andare a modificare alcune disposizioni: già nel corso della procedura che ha portato all'approvazione della 27, diventata esecutiva lo scorso 23 aprile, erano emerse criticità sul fronte dei borghi storici dei paesi, degli Ambiti e delle infrastrutture».

Nel periodo estivo, riferisce Veronese, ci sono stati aggiornamenti e approfondimenti in Commissione edilizia. Quattro, comunque, i nodi principali che la 28 dovrà affrontare: la riconversione di strutture (fienili ed ex stalle) nei centri storici e uno snellimento burocratico delle norme relative, una verifica sugli Ambiti di progettazione unitaria («La maggior parte non è mai decollata e dunque un'analisi in merito va fatta», dice il vicesindaco), la semplificazione della normativa generale alla luce delle esigenze del territorio («Abbiamo, per fare un esempio, sei zone B, tutte residenziali, e ognuna con una regolamentazione specifica, diversa dalle altre: giungere a due soli modelli sarebbe già un bene») e il ragionamento sulle infrastrutture necessarie al territorio.

«Credo – ha sottolineato a tal proposito Veronese – che dovremmo prima decidere sul Piano regolatore quali sono gli interventi su viabilità e collegamenti, ma non solo, anche sui servizi collettivi di cui la nostra area ha bisogno, e inserirli già nel documento: questo gioverebbe nel momento in cui vengono chiesti finanziamenti europei per opere pubbliche, in quanto farebbe risparmiare tempo ed eviterebbe il doversi pronunciare su nuove varianti per adattare lo strumento urbanistico alle progettualità».

Ma veniamo alla tabella di marcia: «Dopo questa prima Commissione – sottolinea il vicesindaco – andremo alla stesura delle linee guida, che dovranno essere molto dettagliate, creando così delle salvaguardie. La delibera dovrebbe essere portata in aula nei primi mesi del 2015». Ci saranno ragionamenti e confronti coi consiglieri, ma anche e soprattutto col territorio attraverso assemblee pubbliche. Che però, come anticipa Rozza, non avranno luogo per paesi o frazioni, bensì per temi: una piccola “rivoluzione copernicana”. Uno dei ragionamenti da farsi, conclude il presidente della Seconda commissione, riguarderà anche lo spinoso problema del plesso scolastico unico e del tempo libero. Dove inserirlo? «Io lo vedrei bene nella zona della palestra di Aurisina, che però risulta un po' decentrata».

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