Duino piange la prima donna presidente di un Moto club
DUINO AURISINA Duino ha perso, in questi giorni, un personaggio unico: Rosa Ida Ferrigno Lucchese, prima donna d’Europa a vestire la carica di presidente di un Moto club, quello appunto della cittadina che si erge all’ombra del castello dei Torre e Tasso. Una figura straordinaria per coraggio e intraprendenza, capace di emergere in un contesto, come quello dei motori, inusuale all’epoca, siamo negli anni ’70, per una rappresentante del cosiddetto gentil sesso.
Originaria della provincia di Padova, arrivata a Trieste nel ’74, per seguire il marito Antonio, diventato in quegli anni primario dell’ospedale di Monfalcone, Rosa Ida si appassionò al mondo dei motori per seguire i due figli, Lorenzo e Pietro, il primo impegnato nei rally, l’altro stregato dal motocross. Proprio per affiancare quest’ultimo nelle gare e negli allenamenti, cominciò a viaggiare a bordo di una Autobianchi A112, dotata di carrello per il trasporto delle due ruote. In questo modo, suscitò l’interesse e la curiosità degli appassionati di motori di Duino, al punto da diventarne la presidente.
Grazie alle sue doti di diplomazia e buon senso, riuscì a far convivere personalità diverse fra loro, in un contesto, quello dell’altipiano, dove in quegli anni non era sempre semplice e naturale far coesistere pulsioni di natura opposta, dettate magari da appartenenza linguistica o culturale. Dopo sei anni trascorsi alla guida del Moto club di Duino, Rosa Ida diventò delegato provinciale della Federazione, poi responsabile del circuito Alpe Adria e ancora membro del Panathlon, presidente dell’associazione Motociclismo femminile, fiduciaria del Coni. Una serie di competenze che le garantirono la Stella al merito sportivo e il titolo di Cavaliere della Repubblica.
La sua scomparsa, a 91 anni, ha destato grande e emozione nel mondo dei motori di Trieste e del circondario. «Per noi è stata soprattutto una grande amica – ha detto Franco Damiani, storico presidente del Moto club Trieste – e per tutti una gentildonna di assoluto valore, capace di portare nel mondo un po’ rude del motociclismo il suo stile e la sua classe». Gli amici hanno voluto ricordarla, stringendosi vicino ai figli Lorenzo e Pietro, con una funzione religiosa che è stata celebrata nella chiesa parrocchiale di Duino. —
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