Duino, le rate della tassa rifiuti posticipate a dopo l’estate
DUINO AURISINA Saranno posticipate al 30 settembre e al 30 novembre le scadenze per il pagamento delle due rate della tassa sui rifiuti, nota come “Tari”, a carico di famiglie e aziende del Comune di Duino Aurisina. Lo ha deciso la giunta comunale, presieduta dal sindaco, Daniela Pallotta, su proposta del vice sindaco, nonché assessore ai Tributi, Walter Pertot.
La scelta dell’esecutivo dovrà ora passare al vaglio del consiglio comunale, convocato per la mattinata del 29 luglio, in quanto il parere definitivo su un provvedimento del genere deve essere dato dall’organo sovrano dell’amministrazione. Ma è estremamente improbabile che ci possano essere ripensamenti su una decisione pensata per andare incontro alle esigenze della popolazione provata dall’emergenza sanitaria della prima parte dell’anno. «Si tratta di una rimodulazione del regolamento della Tari – ha spiegato Pallotta – pensata proprio perché siamo consapevoli degli strascichi negativi che ha comportato la crisi originata dal Covid 19 sia alle famiglie sia alle imprese che operano nel nostro territorio. Questa soluzione – ha proseguito – va ad aggiungersi alle tante altre che abbiamo predisposto, sempre per la necessità di rispondere in qualche maniera alle richieste che arrivano dal tessuto sociale di Duino Aurisina». «La nostra è una decisione presa per andare incontro alle esigenze delle famiglie e delle aziende – ha ribadito Pertot - dopo che l’emergenza Covid-19 e il periodo di totale chiusura hanno messo tanti soggetti, sia privati sia appartenenti al mondo delle imprese, in grave difficoltà. Con il nuovo regolamento – ha continuato l’assessore ai Tributi - che recepisce anche una recente normativa nazionale in materia, andremo non solo a posticipare le due rate, ma introdurremo il conguaglio a saldo da regolarizzare entro il 31 dicembre. Daremo perciò più tempo a tutti – ha concluso Pertot - garantendo maggiore flessibilità».
La Tari fu introdotta, con decorrenza 2014, dalla legge di stabilità del 2013 quale tributo facente parte, insieme all’Imu e alla Tasi, dell’imposta unica sulla casa, nota come Iuc.
La Tari ha sostituito la Tares, rimasta in vigore per il solo 2013 e che, a sua volta, aveva preso il posto di tutti i precedenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale, sia di natura tributaria, cioè Tarsu, Tia1 e Tia 2. I Comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico hanno la facoltà di applicare, in luogo della Tari, che ha natura tributaria, una tariffa che rappresenta un corrispettivo.
La Tari è dovuta da chiunque possieda o detenga il locale o l’area e, quindi, dal soggetto utilizzatore dell’immobile. In caso di detenzione breve, di durata non superiore a sei mesi, la tassa non è dovuta dall’utilizzatore, ma resta in capo al possessore. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo