Duino Aurisina libera le osmize dai vincoli di spazi e calendario

Ok all’aumento delle superfici esterne, anche fino a eventuali stradine secondarie, e all’autogestione per le aperture. A Sgonico pronti ad allinearsi, Monrupino frena
Un’osmiza del territorio di Duino Aurisina presa d’assalto prima del Covid-19.
Un’osmiza del territorio di Duino Aurisina presa d’assalto prima del Covid-19.

DUINO AURISINA Ampia libertà di apertura per tutti, dimenticando, per una stagione, i vincoli che servivano a evitare gli accavallamenti. La possibilità di occupare nuovi spazi all’aperto, sia nel verde sia in alcune stradine delle frazioni, che saranno ovviamente interdette al traffico.

Scatta la Fase 2, con importanti novità, anche per le osmize del Carso. Penalizzati dal Coronavirus in marzo e in aprile, mesi tradizionalmente votati alle prime passeggiate sull’altipiano, con immancabile conclusione sui tavoli di queste storiche attività carsoline, i titolari delle osmize hanno trovato sostegno da parte delle rispettive amministrazioni comunali.



«Come maggioranza – ha spiegato ieri il sindaco di Duino Aurisina, Daniela Pallotta – abbiamo predisposto un provvedimento che passerà lunedì all’esame del Consiglio e che assicura al comparto una libertà di movimento che mai c’è stata in passato. Dovendosi rispettare anche nelle osmize le regole di distanziamento che valgono per i pubblici esercizi – ha aggiunto – daremo loro la possibilità di espandersi, laddove possibile, senza dover pagare per l’occupazione del suolo pubblico, con l’unico vincolo del rispetto del Codice della strada. Semplificheremo anche le procedure di risposta alle richieste degli interessati che ci arriveranno – ha concluso – e aiuteremo i titolari delle osmize e faremo altrettanto anche per ristoranti e bar».



«Una semplificazione l’avevamo già adottata nel lontano 2008 – ha ricordato l’assessore Massimo Romita – stavolta abbiamo fatto anche di più».

Sull’opportunità di autorizzare tutti «nel dotarsi, laddove possibile, di spazi esterni, tanto più ove si tratti di occupare superfici pubbliche» si è speso anche il capogruppo di opposizione, Igor Gabrovec.

«Bisogna autorizzare per tutto il 2020 – ha proseguito – il posizionamento dei tavolini fuori dai bar, con semplice comunicazione al sindaco, e garantire l’apertura in contemporanea di più “frasche” per frazione e per tempi maggiori. Spero anche – ha concluso – che possano tornare i classici paletti con ramoscello d’edera e freccia rossa che indicano le osmize nella rinnovata rotatoria Tre Noci di Sistiana».

Anche a Sgonico ci si sta muovendo. «Garantiremo alle osmize del nostro territorio – ha ribadito il sindaco, Monica Hrovatin – la massima libertà d’azione possibile, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria». Tanja Kosmina, sindaco di Monrupino, ha scelto di aspettare ancora un giorno per decidere: «Prima voglio sentire le autorità sanitarie». —


 

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