Duino Aurisina, il Comune perde la lista dei pagamenti Tari 2014
DUINO AURISINA In fila, in attesa davanti agli sportelli, costretti a presentare ricevute vecchie di cinque anni, per poter dimostrare di aver pagato la Tari nel 2014. È questa la paradossale situazione che sta maturando in questi giorni a Duino Aurisina, dove centinaia di cittadini sono obbligati a dimostrare in Municipio, documenti alla mano, di aver assolto al proprio dovere di contribuenti. Il tutto in un clima di tensione, perché ovviamente gli sportelli si profilano intasatissimi. All’origine del problema, a quanto è dato sapere, c’è il classico errore umano, come spiega il vicesindaco Walter Pertot, titolare dell’assessorato ai Tributi: «Purtroppo sono andati perduti i tabulati di coloro che, nel 2014, pagarono la Tari. Non avevamo altre possibilità se non quella di convocare i contribuenti per cercare di rimettere ordine, anche perché la società che all’epoca si occupava della riscossione oggi non opera più per noi».
Ma è un sistema che molti non hanno digerito. «Non è colpa nostra se in Comune sono andati perduti i tabulati», si sfoga ad esempio una contribuente: «È troppo comodo riversare sui cittadini il compito di andare a cercare vecchie ricevute, per poi dover attendere a lungo davanti agli sportelli. Chi ci ripaga del tempo perso e del disagio? E poi qui sono coinvolte pure persone anziane, sole, ammalate». Quelli che le ricevute le hanno conservate o hanno utilizzato le banche sono i più fortunati. Il problema è ben più grave per coloro che le ricevute le hanno perse e magari, avendo pagato in contanti, in quanto gli importi della Tari posso essere anche modesti, non possono avvalersi della collaborazione della banca o della posta. «Quando ci siamo accorti del problema – riprende Pertot – abbiamo spedito in gran fretta gli avvisi, perché dovevamo inviarli entro il 2019, altrimenti sarebbe intervenuta la prescrizione quinquennale». La problematica assume ora, inevitabilmente, una connotazione politica.
«Nel 2014 – sottolinea il vicesindaco – non c’eravamo noi alla guida del Comune». Una considerazione che alcuni contribuenti riferiscono sia stata ribadita anche dagli addetti agli sportelli. Ecco allora la replica di Lorenzo Corigliano, nel 2014 assessore ai Tributi della giunta Kukanja: «Quando abbiamo concluso il mandato nella primavera del 2017, i tabulati erano disponibili, integri, al loro posto». L’ipotesi che sta affiorando porterebbe a un problema informatico: potrebbe darsi che, nel travaso dei dati fra Rete sociale tributi, la cooperativa che nel 2014 gestiva per conto del Comune la riscossione dei tributi, e l’Agenzia delle Entrate, subentrata con l’attuale amministrazione, si sia verificato un incidente tale da eliminare i famosi tabulati. Ma ai cittadini poco importa la causa: il disagio rimane.—
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