Duino Aurisina, i consiglieri comunali blindano l’accordo salva-cave
DUINO AURISINA. Sono salvi i quaranta posti di lavoro nelle cave di Aurisina. L’approvazione all’unanimità della nuova convenzione fra Comune e Ius Comunella, da parte del Consiglio comunale di Duino Aurisina, ha posto fine a un’incertezza che si protraeva da mesi e rischiava di mandare all’aria uno storico settore produttivo dell’altopiano.
Il problema era di natura giuridico-amministrativa; non era più possibile che il Comune incassasse i proventi della locazione dei terreni su cui operano le aziende del comparto cave per poi girarli alla Ius Comunella, proprietaria dei terreni stessi perché, ingabbiato dal patto di stabilità, non avrebbe più potuto effettuare l'operazione di giro.
«La delibera - ha spiegato il vice sindaco, Massimo Veronese (Vladimir Kukanja, ha rinunciato a partecipare in aula, in quanto socio della Ius Comunella) - è l'unico strumento che permette di continuare l'attività estrattiva. Bisognava far sì che la locazione fosse stipulata direttamente fra Comunella e Consorzio cave. In base alla nuova convenzione - ha continuato Veronese - la Comunella potrà stipulare una convenzione di diritto privato con il Consorzio».
Fin qui l'aspetto positivo della vicenda. Va registrato però il fatto che gli uffici comunali avevano espresso preliminarmente ben tre pareri sfavorevoli al testo della delibera. Il fatto che sia passata, dunque, si deve alla scelta dei consiglieri di assumersi in pieno la responsabilità del voto. Una procedura inedita, dietro alla quale si cela la prospettiva di un danno erariale.
«Abbiamo accettato di votare sì - ha detto Giorgio Ret (Autonomia responsabile) - perchè la soluzione salva il lavoro di tante persone. Se in futuro dovessimo essere chiamari a renderne conto sapremo da chi andare. In ogni caso vogliamo che essere sicuri che l’iter prosegua, con le immediate firme della Comunella in calce alla convenzione». Che, in base agli accordi, stabilisce che le risorse che arriveranno alla Ius Comunella siano riversate su iniziative per il territorio.
Il capogruppo del Pd, Roberto Gotter, ha parlato di «forte atto di responsabilità dei consiglieri per salvaguardare un'attività storica del territorio. Ci assumiamo volentieri il rischio del voto pur di tutelare i lavoratori». Walter Ulcigrai, capogruppo della lista Kukanja, ha ricordato che «dopo la Cartiera, le cave rappresentano il futuro di tante famiglie. Questa delibera farà scuola perché è la prima volta che si dà in gestione diretta un bene alle Comunelle».
«È un dovere votare sì - ha affermato Elena Legisa, di Rifondazione -, ed è fondamentale l'impegno della Comunella di reinvestire sul territorio i proventi della locazione». Andrea Humar ha criticato la maggioranza: «Se ci fosse stata linearità nella gestione della delibera, anche la segreteria avrebbe dato parere positivo».
Marisa Skerk (Pd) ha invece mosso un rimprovero agli uffici comunali «che non si sono mossi rapidamente». «Ho molti dubbi su questa delibera - ha spiegato Maurizio Rozza del Misto - e la prossima giunta avrà una grossa responsabilità».
Massimo Romita (Pdl) ha osservato che «la delibera non è il primo atto predisposto in maniera discutibile». Daniela Pallotta (Pdl), candidata sindaco, ha definito il testo «una delibera blitz, che ci obbliga a una scelta affrettata, perché un domani potrebbe esserci un danno erariale».
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