Duino Aurisina: dietrofront sulle falesie, sì alle arrampicate
DUINO AURISINA. Non c’è pace per le falesie di Duino. È stata sufficiente un’ordinanza del sindaco, Vladimir Kukanja, che autorizza nuovamente le arrampicate sulle splendide rocce a strapiombo sul mare, revocando così un divieto che risaliva ai tempi del sindaco Marino Vocci, per scatenare la reazione dei Cittadini per il golfo, formazione spontanea che fa capo a Vladimiro Mervic.
Kukanja, nella sua ordinanza, dapprima ricorda che - in virtù di un accordo fra Regione e Comune di Duino Aurisina- si affida alla sua amministrazione la gestione della Riserva delle falesie, e rammenta che, di conseguenza, è proprio il sindaco il legale rappresentante dell’organo gestore. Il sindaco afferma poi che «in virtù dell’approvazione del regolamento della Riserva da parte della Regione, si può autorizzare l’attività di arrampicata e perciò l’uscita dai sentieri, anche perché è stato accertato che non sussitono nidificazioni di avifauna».
Il sindaco precisa anche che «rimane valida la prescrizione di non realizzare nuovi percorsi e punti attrezzati per l’arrampicata e vie ferrate» e che comunque «l’autorizzazione è condizionata all’assenza di nidificazione di avifauna protetta o di situazioni che possano recare disturbo alla fauna o danneggiare la flora e gli habitat».
Immediata la contestazione dei Cittadini per il golfo. «Nella riunione tecnica del nostro gruppo di studio - scrivono in un comunicato - abbiamo rilevato che l’ordinanza viola parecchie disposizioni. Innanzitutto - osservano - la gestione della Riserva non può essere svolta con provvedimenti che non abbiano alla base un’attività scientifico tecnica promossa e finanziata dall’organo gestore che, fino a oggi, non ha proposto o organizzato bandi per studi o ricerche o per piani forestali o gestionali. Fino a quando non saranno eseguiti gli studi propedeutici - aggiungono - ogni attività dovrebbe essere bloccata».
I Cittadini per il golfo contestano anche un altro aspetto: «Il sindaco è sì il legale rappresentante dell’organo gestore, ma in realtà quest’ultimo dovrebbe avere un responsabile tecnico, almeno vagamente competente», precisando poi che «non è sufficiente vietare soltanto la banale esecuzione di opere per vie ferrate o il danneggiamento della flora».
«Bisognerebbe invece che il sindaco nominasse un incaricato per la costante verifica dell’esistenza o meno di nidificazioni. Aspettare che qualcuno, anche se non qualificato, ne segnali la presenza o l’assenza – continuano - risulta essere in disaccordo con lo spirito e la norma della Riserve».
Molto criticata anche la scelta di far preparare l’ordinanza del sindaco «da personale del Comune che non ha qualifiche». Un’ulteriore presa di posizione i Cittadini per il golfo la assumono poi su un tema molto specifico: «L’ordinanza della capitaneria, che vieta la navigazione in una fascia di 30 metri sotto le Falesie per pericolo frane, per logica - si chiedono - non dovrebbe vietare ancora di più l’arrampicata sportiva su queste rocce pericolanti? Qualche geologo ne ha forse verificato la stabilità per il solo peso degli arrampicatori?».
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