Due video rilanciano il dono del sangue del cordone ombelicale
TRIESTE Donare il sangue cordonale è indolore e gratuito e può salvare tante vite. È il messaggio principale veicolato dalla nuova campagna di comunicazione realizzata dal Burlo attraverso due video, uno più emozionale e uno più tecnico, presentati ieri.
Attorno a un tavolo tutti i soggetti coinvolti nel progetto hanno evidenziato il lavoro di squadra messo in campo, attraverso riunioni, incontri e dialoghi con le future mamme. Nei due filmati, presenti anche sugli schermi all’interno dell’ospedale infantile, si sottolinea come le cellule del sangue cordonale permettano di curare 80 malattie del sangue come la leucemia, i linfomi e la talassemia e siano utili per la ricerca su altre patologie ematiche.
Dopo la 34.ma settimana di gravidanza l’ostetrica, incontrando i genitori in attesa, illustra l’opportunità della donazione, che avverrà un minuto dopo il parto. Il cordone viene tagliato e il sangue raccolto in una sacca trasportata dalla Protezione civile prima a Palmanova e poi nell’apposita banca di Padova, dove viene conservato.
Quest’anno le donazioni al Burlo mostrano una ripresa, dopo aver superato nei primi sei mesi del 2019 il totale del 2018. «Tuttavia l’importanza del dono – ha sottolineato il vicegovernatore Riccardo Riccardi, intervenuto alla presentazione – richiede uno sforzo di comunicazione ulteriore. Qui le competenze della salute, secondo un paradigma che sarà sempre più vincente, concorrono insieme: professioni sanitarie, Protezione civile, cultura del dono, capacità della ricerca e volontariato si alleano in un sistema senza compartimenti stagni».
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