Due ventenni ora recuperano la vista grazie al dono della piccola Penelope

Riusciti i trapianti di cornee della bambina schiacciata da un’acquasantiera. I genitori: manca tanto, manca in tutto

UDINE  Lei non c’è più, ma vive nel mondo che, grazie alle sue cornee, hanno potuto scoprire due ragazzi di 20 anni. Il dono di Penelope Cossaro, la bimba di 7 anni che ha perso la vita a novembre travolta da un’acquasantiera nella chiesetta dell’educandato Uccellis, è andato a buon fine: ha ridato la vista ai giovani ammalati e regalato un Natale migliore alle loro famiglie. Laura Libanetti e Marino Cossaro, i genitori di Penelope, sono stati costretti a vivere un 25 dicembre con un buco nel cuore. «Non sappiamo nulla di preciso sulle persone che hanno ricevuto le cornee di nostra figlia, ma abbiamo voluto fortemente questa donazione e siamo contenti che le cose siano andate bene: abbiamo aiutato qualcuno» ha raccontato papà Marino.

Bimba di 7 anni muore in chiesa travolta dall’acquasantiera

E tornano anche in mente le parole della moglie Laura, che all’indomani della tragedia, annunciando la donazione, aveva detto tra le lacrime che così «qualcuno vedrà con i suoi occhi». Un gesto che, nel limite del possibile, ha reso meno pesante il dolore di un padre e di una madre. Un dolore che a Natale – il periodo dell’anno in cui si sente forte il bisogno di tuffarsi negli affetti più cari – inevitabilmente si è moltiplicato. «Abbiamo passato queste giornate in famiglia, insieme con i parenti – ha aggiunto il padre –, ma Penelope manca; manca in tutto».

Il ricordo di quella bimba meravigliosa, dai lunghi capelli scuri e dal sorriso dolce, socievole e sempre pronta a fare amicizia con i compagni della sua età, è sempre presente e vivo più che mai. «Tutti insieme abbiamo deciso di trascorrere il Natale come gli anni passati – ha affermato ancora Marino – anche per il bene di nostra nipote, che non deve subire contraccolpi da questa situazione. Tutto a casa e tra di noi deve andare avanti tranquillamente, nella normalità».

Si infilano una maschera e provano a nascondere la sofferenza per una vicenda è assurda e straziante. La bambina, che frequentava la seconda A della primaria l’educandato Uccellis, quel 21 novembre si trovava insieme con i compagni e al padre spirituale della scuola, Ioan Marginean Cocis, nella chiesetta di Santa Chiara, i via Gemona. È tra una preghiera e l’altra che si è verificata la tragedia. Penelope si è avvicinata a un’acquasantiera di marmo che all’improvviso ha ceduto e l’ha travolta. Subito soccorsa, la piccola è stata trasportata in ospedale, ma è morta a causa dei gravi traumi riportati. Un pomeriggio normale, che il destino ha voluto trasformare in tragedia, cambiando per sempre anche l’esistenza dei due genitori.

La famiglia Cossaro vive in una villetta a schiera, nel quartiere di Sant’Osvaldo, circondata da una comunità che, dal primo giorno, ha dimostrato la propria vicinanza e un grande rispetto per quell’inimmaginabile sofferenza. «Tutti ci sono stati accanto, abbiamo ricevuto messaggi e chiamate – ha concluso Marino –, ma noi non andiamo molto in giro, non è ancora il momento».—

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