Due turisti annegati nel fiume Cherca Aperta un’indagine

Sebenico. È mistero su due turisti asiatici annegati nel fiume Cherca, nell’omonimo Parco nazionale (Krka) nell'entroterra sebenzano: si attendono i risultati dell’autopsia che dovrebbero chiarire la dinamica della tragedia. «Per ora - ha detto la portavoce della Questura di Sebenico, Knin Marica Kosor - possiamo dire che si tratta di una donna giovane e di un uomo anziano e che durante il sopralluogo abbiamo recuperato documenti e oggetti che probabilmente appartengono a loro».

I due sono stati trovati senza vita sul fondale del fiume l’altro pomeriggio, tre metri sotto la superficie, da un bagnante che faceva immersioni in apnea e che ha immediatamente dato l’allarme, raccontando poi che i corpi «erano distanti solo 20 centimetri l’uno dall’altro, e si tenevano per mano». Il portale Morski.hr, citando fonti ufficiose ma attendibili, scrive che i documenti della donna e alcuni oggetti sono stati nel boschetto vicino al fiume: si tratta di una tessera studentesca dalla quale risulta essere cittadina coreana nata nel 1998. Dell’uomo invece nessun documento. Secondo varie testimonianze raccolte sul posto i due sarebbero arrivati a bordo di un’auto a noleggio. Una volta scesi dalla vettura si sarebbero tuffati nel fiume, in un punto in cui in tanti lo fanno. Nessuno ha notato però ha riferito finora di avere notato qualcosa di insolito. In attesa dell’autopsia, l’ipotesi ritenuta più credibile è che uno dei due sia stato colto da malore e che l’altro - o l’altra - abbia tentato di aiutarlo, soccombendo però a sua volta.

Va tenuto presente che il fiume Cherca nasconde tante insidie, in primo luogo dei vortici sotto la superficie e una temperatura piuttosto bassa rispetto a quella dell’aria, che l’altro pomeriggio era di 35 gradi. Il grosso sbalzo potrebbe aver provocato un malore fatale. Sul caso comunque è stato aperto un fascicolo d’inchiesta. —

P.R.

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