Due supermercati Billa passano al sistema Conad

Giovedì il cambio in via Locchi e viale XX Settembre dopo una lunga trattativa. Cinquantina di addetti “salva”. Oggi e domani sconto del 20% per i consumatori
L'ingresso del supermercato Billa in via Locchi (Lasorte)
L'ingresso del supermercato Billa in via Locchi (Lasorte)

Due supermercati molto frequentati dai triestini si accingono a un cambio di bandiera. Parliamo dei punti vendita Billa in viale XX Settembre e in via Locchi, che a partire da giovedì passeranno a un’associata del sistema Conad. Si tratta del passaggio all’atto di una lunga trafila che ha visto il gruppo di Billa (la tedesca Rewe) abbandonare il territorio italiano e cedere i suoi negozi ad altre realtà. Un processo durato mesi che per fortuna lascerà invariato l’organico della cinquantina di lavoratori triestini ma che, come vedremo, non è stato del tutto indolore.

La notizia non è priva d’interesse anche per il consumatore: per approfittare degli ultimi due giorni di vendita con il marchio uscente, infatti, i due supermercati applicheranno nella giornata di oggi e di domani uno sconto del 20%. Matteo Zorn è il segretario provinciale di UilTucs (la sigla del sindacato dedicata a Turismo, commercio e servizi), e commenta così la vicenda: «Di questi tempi affrontare un passaggio di mano che non comporti perdite di posti di lavoro è già una bella notizia».

La cessione di azienda fa sì, infatti, che i contratti in essere vengano acquisiti e portati avanti da Conad. «In questa fase del processo non ci sono ripercussioni negative - prosegue il sindacalista -. Il problema semmai c’è stato in precedenza: quando Billa ha deciso di andarsene dall’Italia ha disdettato il contratto integrativo aziendale, di conseguenza i lavoratori hanno perso alcuni benefici». Questo accadeva nella scorsa primavera e, secondo Zorn, «era propedeutico alla vendita a cui abbiamo assistito in seguito, con la rete di Billa sezionata in uno “spezzatino”, venduta a Conad nel Triveneto, a Carrefour in Lombardia e in Italia Nord occidentale».

Quanto al futuro, si vedrà. «Sicuramente via XX Settembre e via Locchi sono due buoni punti vendita a prescindere dall’insegna - riflette Zorn -. Peraltro sono finiti in un sistema in buona salute, quello degli associati Conad, per cui la situazione non desta preoccupazione. Vedremo». Sono una cinquantina i negozi ceduti dal gruppo tedesco a Conad nei mesi scorsi. In questo modo Conad estende la sua presenza nel Nordest italiano, area in cui fino a ora il gruppo aveva un basso livello di penetrazione. Ai tempi dell'acquisizione l'amministratore delegato Francesco Pugliese commentava: «Con tale accordo, nonostante cali in una complessa fase congiunturale, Conad conferma il proprio impegno a creare nuovi sbocchi positivi alla grande distribuzione italiana e a qualificare ulteriormente l'offerta agroalimentare nazionale, che proprio nel Nordest vanta eccellenze conosciute e apprezzate anche all'estero». Per quanto riguarda il gruppo uscente, nel giugno scorso il procuratore generale del gruppo e presidente del consiglio di amministrazione di Rewe International Ag, Frank Hensel, motivava così le ragioni del disingaggio di Billa dal mercato italiano: «Il nostro obiettivo strategico è quello di raggiungere una posizione rilevante in tutti i mercati in cui siamo presenti. In Italia finora non siamo stati in grado di raggiungere questo traguardo nonostante gli investimenti mirati e l’ottimizzazione della rete e, sulla base delle nostre attuali stime, non saremo in grado di raggiungerlo nemmeno nel prossimo futuro».

Ragion per cui la catena della distribuzione alimentare ha deciso di lasciare lo Stivale e di portare l'ormai celebre sacchetto giallo nelle steppe di consumatori, potenzialmente più ampie, che sono aperte nell'Europa orientale: «Per queste ragioni abbiamo deciso di abbandonare il segmento dei supermercati in Italia - ha spiegato Hensel -. Il nostro focus in ambito internazionale è sui mercati di successo del Centro ed Est Europa».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo