Due grifoni avvelenati muoiono a Veglia
VEGLIA. Il primo grifone senza vita è stato rinvenuto in un tratto di costa dell'isola di Veglia, mentre un secondo esemplare è precipitato nel cortile della famiglia Zic a Ponte (Punat in croato), località turistica della citata isola quarnerina. Il corpo del rapace, prima di morire un paio di minuti dopo la caduta, era interessato da tremore, mentre dal becco del volatile fuoriusciva della schiuma, sintomo parecchio chiaro di avvelenamento.
I due drammatici episodi si sono verificati la scorsa settimana e a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro, con pronta reazione di polizia e Procura statale che sulla vicenda hanno aperto un'indagine. Il sospetto è che i due esemplari di avvoltoio dalla testa bianca siano stati avvelenati da ignoti e, trattandosi di specie severamente tutelata in Croazia, le forze dell'ordine si sono poste in azione per cercare di arrivare ai responsabili.
Stando agli esperti, le colpe vanno addossate ai cacciatori di Veglia che l'anno scorso hanno introdotto sull'isola diversi sciacalli. Questi canidi (specie alloctona nella regione insulare adriatica) hanno compiuto negli ultimi mesi delle autentiche stragi fra le greggi di ovini a Veglia. Gli allevatori locali, così gli ornitologi che si occupano dei grifoni altoadriatici, hanno voluto tutelare i loro animali, disseminando nell'isola numerose esche avvelenate. Si teme che i due avvoltoi rinvenuti morti siano solo la punta di un iceberg che avrebbe un solo nome: disastro ambientale.
«Questi avvoltoi vivono e nidificano soltanto a Cherso, Veglia e sul vicino isolotto disabitato di Pervicchio - è quanto spiegato da Goran Susic, noto ornitologo e che da decenni si occupa della colonia quarnerina di grifoni - nel 2012 avevano registrato la presenza di 141 coppie, numero ridotto a 110 nel 2014. Temo che attualmente le coppie non superino il centinaio di unità. Da minacciata, il grifone quarnerino potrebbe essere classificato come specie a rischio estinzione. Siamo in attesa di conoscere gli esiti degli esami tossicologici effettuati a Zagabria. Sarebbe una cosa molto grave se i due volatili fossero stati effettivamente avvelenati. Spero che le autorità agiscano alla svelta e in modo efficiente».
L'episodio ricorda quanto avvenuto nell'anno 2000, quando il 90 per cento dei grifoni di Veglia morì per mano umana dopo avere ingerito polpette contenenti una sostanza tossica. Soltanto grazie all'attività dei volontari, la colonia vegliota passò da 3 a 30 coppie, popolazione che gli esperti ritengono comunque insufficiente. La maggior parte di questi maestosi volatili, che si cibano di carcasse di animali, vive a Cherso (circa 65 coppie), isola che ha per simbolo proprio il grifone.
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