Due caserme a Pola diventano un hotel: piano da 35 milioni

Il restyling dell’ex zona militare del porto

Valmer Cusma
Un rendering dell’Heritage&Resort Hotel monumenti. Foto Parlatina
Un rendering dell’Heritage&Resort Hotel monumenti. Foto Parlatina

Le rovine di due caserme militari costruite in epoca austro-ungarica e durante il Ventennio saranno trasformate nel modernissimo Heritage&Resort hotel Monumenti a 4 stelle di Pola con l’investimento di 35 milioni di euro. L’albergo che aprirà i battenti la primavera prossima, rappresenta la fase finale del progetto S. Caterina – Monumenti nel bacino portuale un tempo zona militare, del valore complessivo pari a 85 milioni di euro. Dello stesso complesso fa parte il Marina Polesana da 450 ormeggi aperto alcuni anni fa.

«Questo è il progetto più importante della mia vita», ha detto alla stampa il tycoon croato Danko Končar che lo sta realizzando assieme ad alcuni partner. «L’albergo sarà unico nel suo genere non solo in Croazia ma in tutta Europa. Infatti – spiega – da ogni lato si vedrà il mare. L’appellativo Heritage indica la simbiosi tra storia, cultura e offerta turistica».

Ecco alcune caratteristiche dell’albergo: 90 camere, otto appartamenti, spiaggia e solarium e molto altro ancora su una superficie complessiva di 1.500 metri quadrati. Quello che un tempo era il giardino degli ufficiali della Marina austro-ungarica è diventato un’oasi verde con fiori e fontane che nelle intenzioni sarà il fulcro di ricevimenti, cocktail party, conferenze ed eventi mondani. Tra i contenuti di lusso, un’ala su due piani con piscina riscaldata, spa, wellness, saune, Jacuzzi e fitness. «Abbiamo già ricevuto numerose richieste di prenotazione», ha aggiunto Končar, «soprattutto di appassionati del turismo nautico ai quali offriremo un felice connubio tra l’albergo e il marina».

Al momento le maestranze stanno lavorando al Centro congressi da oltre 300 posti e si sta dando la forma definitiva alle camere, alla cucina, al ristorante e ad altri. Trattandosi di un’area sotto tutela, per l’attuazione del progetto c’è voluto il disco verde della Sovrintendenza ai Beni Culturali che ha aveva posto vincoli e dettami ben precisi, dunque ampiamente rispettati.

Nell’albergo oltre alla società Kermas Istra di cui è proprietario Končar, hanno investito le società maltese Lns Tourism ltd. E la cipriota Emma Sigma. Comunque la Kermas ha in tasca la concessione per 50 anni dopodiché l’albergo e le strutture ausiliarie diventeranno proprietà della Repubblica di Croazia. Intanto mancando pochi mesi all’apertura è stato pubblicato il bando per una settantina di dipendenti con precedenza a quelli locali. 

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