Due bambini con la scabbia nella scuola di San Giovanni
In due scuole di Trieste due piccoli alunni hanno preso la scabbia. Ma non era scomparsa? A quanto pare, no. Nell'elementare Mauro e nella materna dell'istituto comprensivo San Giovanni, due bambini hanno contratto proprio la scomoda malattia. Inevitabile la preoccupazione del personale e dei genitori dei bambini che frequentano le stesse strutture. Oggi il personale del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria provvederà alla disinfestazione delle stanze che ospitano oggetti dove potrebbe essersi insediato il parassita della scabbia, come tappeti, materassini, coperte, insomma oggetti composti da fibre.
«È stato constatato che l'infezione sia stata scatenata dall'acaro del coniglio - spiega la dirigente della Mauro, Paola Sigmund - come da prassi, utilizzando prodotti cloro derivati, abbiamo già provveduto a pulire tutti i giocattoli, le maniglie delle porte, gli interruttori della luce e altre parti che possono essere state infestate». I casi sono stati segnalati alle due scuole dai genitori dei piccoli alunni colpiti da scabbia. Hanno contattato la dirigente avvertendola che ai loro figli era stata riscontrata la malattia. «Abbiamo immediatamente avvisato il Dipartimento di prevenzione - riferisce la Sigmund - e seguito il protocollo indicatoci. Abbiamo avvertito il personale e comunicato il fatto ai genitori dei bambini appendendo un avviso all'albo indicando anche i riferimenti e i numeri di telefono ai quali rivolgersi per avere informazioni o per segnalare se nei bambini si manifestavano dei problemi riconducibili ai sintomi della scabbia».
Lo scorso venerdì, dopo la convalescenza, uno dei due alunni si è ripresentato in classe con tanto di certificato medico che autorizzava il suo rientro tra i banchi di scuola. Ma il prurito non lo lasciava in pace, si sentiva ancora molto debole e il padre, contattato dall'istituto, si è presentato per portarlo subito a casa. Al personale delle due scuole, la materna e la primaria, come pure ai bambini che le frequentano non è stata prescritta alcuna profilassi. È stato invece diffuso un volantino che illustra sintomi e prevenzione. La scabbia è un' infezione della pelle, il principale sintomo è la formazione di piccole protuberanze dolorose e vesciche dovute ad acari microscopici, in grado di annidarsi nello strato superficiale della pelle per deporre le uova. I sintomi si manifestano solo dopo un paio di settimane, quando compare un intenso prurito, specialmente notturno, accompagnato da papule che possono diffondersi in ogni regione del corpo. Spesso questi segni vengono scambiati per altre malattie come l’eczema, e se le lesioni cutanee non vengono curate tempestivamente, rischiano di infettarsi. La scabbia è contagiosa e di solito viene trasmessa attraverso il contatto prolungato tra le epidermidi, oppure mediante contatti sessuali. Può essere trasmessa anche attraverso il contatto con altri oggetti come vestiti, biancheria, mobili o superfici con cui una persona infetta sia entrata in contatto. Le lezioni e le diverse attività delle due scuole in questi giorni si sono svolte regolarmente in attesa degli interventi dell’azienda sanitaria. Nessun allarme. Sono state seguite le indicazioni date dal Dipartimento di prevenzione e si è provveduto ad una pulizia capillare e profonda di ogni stanza e di tutti gli oggetti con i quali i bambini e il personale possono venire a contatto.
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